Genova, scuola, Flc Cgil: "Troppa precarietà, ancora poche le immissioni in ruolo"

di Redazione

1 min, 17 sec

Mario Lugaro segretario generale Flc Cgil Liguria: "L'esiguità dei posti è particolarmente critica sul sostegno agli alunni disabili, criticità ormai atavica e che impone un impegno straordinario del Ministero"

Genova, scuola, Flc Cgil: "Troppa precarietà, ancora poche le immissioni in ruolo"

"L'avvio dell'anno scolastico, più ancora che nel passato, si preannuncia denso di difficoltà e criticità. La scuola è sempre più precaria e le immissioni in ruolo di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario sempre più risicate. A livello ligure, per il personale docente sono solo 1.299 i posti autorizzati a ruolo a fronte di disponibilità di gran lunga superiore: 1.390 posti di scuola comune, 703 posti di sostegno e 273 i posti autorizzati per i ruoli degli ATA distribuiti tra le varie tipologie professionali, nonostante per questi siano 798 i posti vacanti. Questo significa che le assunzioni riguarderanno solo una minima parte dei precari". Lo denuncia in una nota Mario Lugaro segretario generale Flc Cgil Liguria. "L'esiguità dei posti è particolarmente critica sul sostegno agli alunni disabili, criticità ormai atavica e che impone un impegno straordinario del Ministero: invece di proporre false aspettative e soluzioni, come la conferma del supplente su richiesta delle famiglie (senza che il supplente abbia la possibilità di venire stabilizzato) e la istituzione di percorsi di specializzazione affidati all'Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (meno approfonditi di quelli universitari)". Per la Flc si deve dare la possibilità ai docenti di specializzarsi sul sostegno e di essere stabilizzati. "Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza che come ogni anno puntualmente si ripete e si aggrava per l'incapacità di adottare meccanismi di reclutamento tempestivi, certi e rispettosi degli aventi diritto. Chi ne subirà le conseguenze non sarà solo il personale ma anche gli studenti dei vari ordini di scuola a cui non potrà essere garantita la continuità didattica".