Genova, scontri in piazza Corvetto: 50 antifascisti rinviati a giudizio
di Alessandro Bacci
Gli indagati sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, travisamento, lancio di oggetti pericolosi e porto di oggetti atti a offendere
La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 50 antifascisti per gli scontri del maggio 2019 in piazza Corvetto dopo un comizio elettorale di Casapound. L'udienza preliminare è fissata per il 27 aprile davanti al gup Angela Nutini. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, travisamento, lancio di oggetti pericolosi e porto di oggetti atti a offendere.
Per gli investigatori, dopo il comizio del partito di destra, un gruppo di manifestanti si era avvicinato alle grate messe dalla polizia per proteggere piazza Marsala lanciando oggetti contro lo schieramento di forze dell'ordine e spintonando i poliziotti della Digos. Gli agenti avevano lanciato numerosi fumogeni ed erano partite alcune cariche di alleggerimento. Durante gli scontri era stato picchiato il giornalista di Repubblica Stefano Origone: per quel pestaggio a febbraio sono stati condannati a 40 giorni quattro agenti.
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