Genova, sciopero e presidio dei lavoratori del Teatro Nazionale: "Contratti fuori norma"

di Filippo Serio

Il sindacato Slc Cgil: "Turni decisi senza confronto, da mesi chiediamo un incontro"

"I nostri turni non sono uno spettacolo" è lo slogan vergato su uno striscione che il personale tecnico del Teatro Nazionale di Genova ha esposto in occasione del presidio che hanno tenuto all'Acquasola, dove si sono appena concluse le repliche sello spettacolo estivo.

"La situazione è difficile - spiega Fabio Allegretti segretario generale Slc Cgil Genova - con una turnistica che è al di fuori dal contratto nazionale di lavoro. Ai lavoratori vengono presentate turnazioni su 5 settimane che cambiano ogni volta, e questo, tra l'altro, produce anche molti straordinari. Da mesi stiamo cercando una interlocuzione con i vertici del Teatro per contrattare una serie di questioni che riguardano il personale tecnico ma senza successo tanto è vero che, dopo anni, siamo stati costretti a dichiarare sciopero".

I nodi della trattativa, infatti, sono molteplici e riguardano prevalentemente l'organizzazione del lavoro: carenza di organico e mancanza di programmazione fanno sì che il personale tecnico sia costantemente sottoposto a turnazioni improvvise e a un sovraccarico di lavoro ingestibile "Per non arrecare disagio al pubblico, in accordo con i lavoratori abbiamo deciso di proclamare lo sciopero in una giornata dove non c'è programmazione - ha concluso Allegretti -, però il senso di responsabilità non può essere esercitato solo dai dipendenti".