Genova: rito abbreviato per l'amministratore di Paolo Calissano
di R.C.
Il fratello dell'attore, parte lesa nel procedimento e assistito dall’avvocato Santina Ierardi, si è costituito parte civile

Matteo Minna, ex amministratore di sostegno dell’attore genovese Paolo Calissano, morto a Roma il 29 dicembre 2021 a causa di un mix di farmaci antidepressivi, è stato ammesso al processo con rito abbreviato. Questa scelta procedurale consentirà a Minna di puntare a una possibile riduzione della pena nel corso del giudizio.
Minna, difeso dagli avvocati Maurizio Mascia, Enrico Scopesi e Guido Mascia, è accusato di peculato, circonvenzione di incapace, falso ideologico e omissione d’atti d’ufficio. Secondo l’accusa, avrebbe sottratto all’attore oltre 500mila euro. L’ex amministratore di sostegno sarebbe inoltre coinvolto in casi simili di appropriazione indebita ai danni di altri soggetti assistiti, tra cui una donna con problemi di dipendenze e altri tre amministrati.
Il fratello di Calissano, parte lesa nel procedimento e assistito dall’avvocato Santina Ierardi, si è costituito parte civile. Inizialmente, la richiesta di un rito abbreviato condizionato all’escussione di quattro testimoni — tra cui una parte offesa con la sorella, un’avvocata e uno psichiatra consulente tecnico — era stata respinta dalla giudice Angela Nutini durante l’udienza preliminare. Tuttavia, nella prima udienza del dibattimento il tribunale ha accolto la richiesta dei difensori, che avevano presentato una lista di 88 testimoni, inclusi tutti i giudici della sezione famiglia del tribunale di Genova che negli ultimi tredici anni hanno seguito le pratiche di amministrazione di sostegno di Calissano.
Il processo con rito abbreviato prenderà il via il prossimo 4 febbraio e si prevede che si concluda in circa tre udienze.
Tra le prove ammesse dalla difesa, spicca uno scambio di email tra Paolo Calissano, Matteo Minna e Luca Risso, ex fidanzato di Karima El Mahroug (nota come "Ruby Rubacuori" nell’inchiesta legata a Silvio Berlusconi). Le comunicazioni mostrerebbero che Calissano, grazie a Risso, aveva progettato di avviare in Messico un’attività di esportazione di pomodori San Marzano. Le email, inoltre, proverebbero che i trasferimenti di denaro eseguiti da Minna dal conto di Calissano erano trasparenti e avvenivano su richiesta dello stesso attore, alla presenza di testimoni, come parte di un prestito ottenuto da Risso durante il soggiorno messicano di Calissano.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie

Gallipoli, i genitori del bimbo caduto in piscina vivono in Liguria
20/07/2025
di Redazione

Savona, violento nubifragio: allagamenti e danni
20/07/2025
di Redazione

Cinque Terre, turista punta da un calabrone va in shock anafilattico: salvata con l’elicottero
19/07/2025
di Redazione

Sottrae 300 mila euro a un’anziana, indagato dirigente sportivo a Santa Margherita
19/07/2025
di Carlotta Nicoletti

Punto da vespa precipita in una scarpata con il trattore, grave 45enne
19/07/2025
di F.S.

Morto l'agente della polizia locale coinvolto in un incidente ieri a Struppa
19/07/2025
di R.C.