Lavagna: per dormire durante il lavoro, davano sonniferi ai pazienti, interdette per 8 mesi due infermiere

di R.C.

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Le indagini hanno evidenziato maltrattamenti, omissione di terapie salvavita e la creazione di una chat con foto dei pazienti non curati

Lavagna: per dormire durante il lavoro, davano sonniferi ai pazienti, interdette per 8 mesi due infermiere

Il giudice per le indagini preliminari di Genova, Matteo Buffoni, ha disposto l’interdizione per otto mesi di due infermiere dell’ospedale di Lavagna, indagate per aver somministrato tranquillanti ai pazienti durante i turni notturni per potersi riposare. Il pm Giuseppe Longo aveva richiesto gli arresti domiciliari, mentre le donne sono difese dagli avvocati Pietro Bogliolo e Giovanni Roffo.

Secondo il giudice, le infermiere avevano adottato un vero e proprio “modus operandi” protratto per mesi, mostrando una "personalità incline alla violazione delle regole e alla sopraffazione dei soggetti fragili", con il rischio di reiterazione dei reati se continuassero a lavorare.

L’inchiesta era partita dopo segnalazioni della direzione sanitaria e esposti anonimi ricevuti da alcuni medici. Le indagini, basate anche su intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno ricostruito almeno quattro episodi di somministrazione indebita di farmaci, omissione di terapie salvavita, maltrattamenti verso i pazienti e la creazione di una chat in cui condividevano foto dei pazienti non curati.

A maggio era scattato un controllo dei carabinieri in ospedale: le analisi del sangue di cinque pazienti hanno confermato la presenza di benzodiazepine. Le due donne, entrambe italiane, sono accusate di sequestro di persona, abbandono di persona incapace, esercizio abusivo della professione e peculato.

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