Genova, presidio degli Oss sotto la sede della Regione: "Vogliamo garanzie per le graduatorie"

di Redazione

1 min, 23 sec

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in Regione dall'assessore alla Sanità Angelo Gratarola

Genova, presidio degli Oss sotto la sede della Regione: "Vogliamo garanzie per le graduatorie"

Uno striscione con scritto "No alla privatizzazione della sanità Pubblica" e un presidio in Piazza De Ferrari, davanti alla sede della Regione Liguria. Hanno protestato così gli operatori socio sanitari aderenti ai sindacati autonomi Filas e Snalv che chiedono risposte chiare al neo assessore Angelo Gratarola.

"Siamo in piazza per tre ragioni - ha spiegato Espedito Morello, segretario di Snalv Genova - il primo punto riguarda lo scorrimento della graduatoria che pare sia interrotta, siamo preoccupati per il rischio di privatizzazioni nel nostro settore e chiediamo alla Regione di intervenire sui minutaggi che sono previsti dalle Rsa private, che prevedono circa 7 minuti di assistenza per ogni ospite, in quel tempo noi che stiamo bene non riusciamo a lavarci e vestirci".

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in Regione dall'assessore alla Sanità Angelo Gratarola e dal direttore generale di Alisa Fillppo Ansaldi. Ai lavoratori sono state spiegate le ragioni del percorso e della nota a carattere transitorio per cui inizialmente sarebbero state assunte tutte le figure messe a bando del recente concorso, nella misura di 274 Oss in tutto il territorio regionale. L'assessore e il direttore di Alisa si sono impegnati con i rappresentanti dei lavoratori ad avviare una fase di valutazione del numero dei professionisti che entreranno effettivamente in servizio a seguito del percorso formativo e di quelli già presenti, sarà dunque valutato il fabbisogno di Aziende Sanitarie ed Enti e, alla luce di queste evidenze, si procederà all'eventuale scorrimento della graduatoria. "Il metodo stabilito è finalizzato da una parte a garantire il percorso professionale dei lavoratori - hanno dichiarato Gratarola e Ansaldi - e dall'altro a garantire la tenuta del sistema".