Genova, pienone per Giorgia Meloni al Porto Antico: "Voglio essere come un buon padre di famiglia per l'Italia"

di Redazione

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La Leader di Fratelli d'Italia raduna circa 600 persone: "Il Paese non è in una situazione facile, non possiamo essere inconcludenti"

Genova, pienone per Giorgia Meloni al Porto Antico: "Voglio essere come un buon padre di famiglia per l'Italia"

Bagno di folla per il comizio elettorale della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni al Porto Antico di Genova. Il luogo è lo stesso scelto domenica scorsa dal leader della Lega Matteo Salvini, ma il pubblico è il doppio. Tutto esaurito sotto il tendone delle feste la cui capienza è di circa 600 persone, Salvini ne aveva radunate circa 300. L'allerta meteo gialla in corso in città ha costretto gli organizzatori a rinunciare alla location inizialmente prevista a piazzale Mandraccio. In piazza il grande tricolore srotolato da FdI nel 2017 in via Garibaldi a Genova per la vittoria del sindaco Marco Bucci, presente al comizio. 'Elezioni politiche 25 settembre. Pronti a risollevare l'Italia': la scritta sullo sfondo del palco. La leader di FdI è arrivata a Genova in ritardo a causa del traffico in autostrada.

"Sono un po' provata fisicamente. E' una campagna brevissima ma intensa ma non rinunciamo ad andare in tutte le regioni perchè la politica non si fa solo seduti nei salotti televisivi. Devi conoscere questa nazione - Fa sapere Meloni- abbiamo una grande occasione . L'Italia non è in una situazione facile grazie alle economie che ci sono state consegnate. Siamo fanalino di coda in Europa. Il debito alle stelle, la congiuntura complessa, l'aumento dei prezzi il rischio di una crisi alimentare. E proprio per questo non possiamo più permetterci una politica inconcludente che getta risorse nel niente e scaglia debito ai nostri figli".

"Siamo in una situazione simile a quella dei nostri nonni nel dopoguerra. Dobbiamo ricostruire questo Paese ma con la stessa dignità nel rapporto tra Stato e cittadini. I cittadini non sono sudditi, devono potere credere nelle istituzioni, perché ora sono sentite lontane quindi bisogna ricostruire il rapporto con i cittadini che se non le considerano roba nostra è un problema. Io voglio essere per il Paese come un buon padre di famiglia".

"Temo che il salario minimo non risolva il problema dei salari. Perchè la maggioranza ha un contratto nazionale che prevede già un minimo salariale. Il problema è la tassazione sul lavoro. Se prendi mille euro di stipendio all'imprenditore costi il doppio. L'obbiettivo di Fratelli d'Italia è tagliare il cuneo fiscale. Oggi tutto è cambiato e quando aumenta la produzione non sempre la ricchezza si distribuisce, anzi, si concentra. Per questo servono incentivi, la politica deve favorire certi processi per evitare questo".