Genova, 'Piano Inverno', accolte 93 persone. Lodi: "Puntiamo a rendere stabile il servizio"

di R.C.

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Senza dimora accolti grazie al lavoro congiunto di Comune, Terzo Settore e Asl 3. L’assessore: il sistema funziona, ma serve superare l’emergenza e stabilizzare l’offerta

Genova, 'Piano Inverno', accolte 93 persone. Lodi: "Puntiamo a rendere stabile il servizio"

Il Piano Inverno del Comune di Genova sta producendo risultati concreti nel contrasto alla grave marginalità adulta. Sono 93 le persone senza dimora intercettate e accolte nelle strutture attivate dal nuovo sistema cittadino, grazie al lavoro coordinato del Comune, degli enti del Terzo Settore e del volontariato, nell’ambito del Patto di sussidiarietà per le persone senza dimora. Si tratta di persone che, prima dell’avvio del Piano, vivevano in strada e che hanno accettato un’accoglienza notturna.

Decisivo il contributo degli operatori dell’educativa territoriale, che hanno effettuato 96 interventi su strada, offrendo supporto e accompagnamento verso le strutture di accoglienza. Le attività si sono concentrate soprattutto nei municipi Centro Est, Centro Ovest, Ponente, Medio Ponente e Valpolcevera. Circa 40 persone hanno invece rifiutato l’ospitalità proposta, in prevalenza per problematiche legate alle dipendenze: per questi casi è stata avviata una collaborazione con Asl 3, finalizzata a valutazioni sociosanitarie e a percorsi di presa in carico specifici. In alcune situazioni è stato anche necessario l’accompagnamento in ospedale per problemi di salute.

Sul fronte delle strutture, a gennaio 2026 termineranno i lavori della Stazione di Posta – Asilo Notturno Massoero, che offrirà servizi ampliati tra cui mensa, lavanderia, laboratorio multimediale, spazi dedicati a donne sole e madri con bambini, appartamenti per progetti di Housing First e attività diurne. Nello stesso periodo saranno completati anche gli interventi alla Stazione di Posta di Villa San Teodoro, con nuovi locali per la distribuzione dei pasti, l’accoglienza, l’ascolto, il supporto e la prima accoglienza in collaborazione con Asl 3.

"I dati dimostrano che il sistema cittadino funziona e che la collaborazione con il Terzo Settore e con la sanità è la strada giusta – afferma l’assessore comunale al Welfare Cristina Lodima allo stesso tempo emerge la necessità di una riflessione profonda". L’obiettivo, sottolinea Lodi, è superare la logica emergenziale del Piano Inverno e arrivare a una stabilizzazione dell’offerta di accoglienza e servizi, garantita durante tutto l’anno, per rispondere in modo continuativo ai bisogni delle persone più fragili.

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