Genova, Palazzo San Giorgio diventa teatro con "Capitani Coraggiosi"
di Redazione
Rassegna di spettacoli organizzata con il teatro pubblico ligure: un vero e proprio cartellone con 10 spettacoli in calendario
Per la prima volta Palazzo San Giorgio, simbolo a Genova del mare e dell’economia, apre le sue porte a una rassegna teatrale. La medievale Sala del Capitano dal 14 ottobre 2021 al 7 aprile 2022 ospita i dieci spettacoli di “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio”, ideato da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi, a cui è stato affidato il compito di realizzarlo dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che lo sostiene. L’Accademia Italiana della Marina Mercantile ha concesso il suo patrocinio al progetto. L’obiettivo degli “Incontri e racconti di mare dal Palazzo” è raccontare la cultura del mare e la letteratura che ha prodotto.
"Abbiamo scelto di sostenere la rassegna del Teatro Pubblico Ligure – ha commentato il Segretario Generale di AdSP Paolo Piacenza – perché l’iniziativa si inscrive in un progetto più ampio di valorizzazione di Palazzo San Giorgio. Insieme ad altri eventi come ad esempio la partecipazione ai Rolli Days, la collaborazione con il Fai ed il Complesso Monumentale della Lanterna, l’apertura del Palazzo alla città rientra nel filone della sostenibilità sociale declinata come accesso all’istruzione e alla cultura. Avvicinare il porto alla città significa anche sostenere tutte quelle iniziative che favoriscono la reciproca conoscenza e la creazione dell’identità di cittadini della città portuale".
"È con grande soddisfazione – dichiara Sergio Maifredi – che, grazie all’importante accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, portiamo a compimento il progetto sulla letteratura del mare nella sede più prestigiosa e propria che si potesse immaginare: Palazzo San Giorgio. Una sintonia così esatta tra contenitore e contenuto, quanto mettere in scena una tragedia greca a Epidauro. Nella sala simbolo della storia di Genova sui mari, racconteremo le avventure antiche quanto l’uomo di chi si è misurato con la sfida, il sogno, persino il mito, in un viaggio a tappe che sono come scali di una rotta attraverso gli oceani".
I cantori di oggi Paolo Rossi, Andrea Nicolini e Alberto Giusta, Giuseppe Cederna, Amanda Sandrelli, Moni Ovadia, David Riondino, Federico Sirianni con Raffaele Rebaudengo e Filippo Quaglia, Corrado d’Elia, Roberto Alinghieri con l’Ensemble Hemingway, Massimo Minella con Franco Piccolo, dopo avere salito lo Scalone d’onore, si esibiranno nella Sala del Capitano, dove sono entrati i grandi navigatori e potenti genovesi del passato: l’ammiraglio Andrea Doria, il doge Simon Boccanegra, il condottiero Guglielmo Embriaco, l’ammiraglio del Mar Oceano Cristoforo Colombo, il generale delle galee Biagio Assereto, effigiati sulla facciata rinascimentale di Palazzo San Giorgio insieme a Caffaro, autore degli Annali. La Sala del Capitano è dedicata a Guglielmo Boccanegra, Capitano del Popolo, che nel 1260 commissionò la costruzione di Palazzo San Giorgio a frate Oliverio. Il Palazzo assume questo nome quando nel 1407 diventa sede del Banco di San Giorgio, una delle prime istituzioni bancarie nate nell’Italia dei Comuni, che espresse un’enorme influenza nel mondo dei traffici e del commercio, amministrando il debito pubblico e gestendo gli introiti delle gabelle, ruolo che mantenne fino al 1797 con la caduta della Repubblica di Genova.
È come se fosse Genova stessa a parlare, prendendo in mano una storia che l’ha resa grande in ambito mercantile, economico e politico, con un potere riconosciuto in tutto il Mediterraneo e anche oltre, per avvicinare il suo passato illustre a un presente in cui lo sviluppo non può più fare a meno della conoscenza e della cultura. Il valore della parola, del sogno e della scoperta era già tutto presente a Palazzo San Giorgio, dove transitò Marco Polo che durante la prigionia genovese dettò Il Milione a Rustichello da Pisa. Un resoconto di viaggi che trasporta il lettore nel favoloso mondo orientale, dentro al fascino dell’ignoto e all’attrazione irresistibile del viaggio. Bastano poche pagine. Lo stesso mistero insondabile e smisurato con cui si confronta chi solca, o anche solamente guarda, il mare. L’acqua lambiva Palazzo San Giorgio, che si affacciava sulle banchine del porto e oggi osserva il via vai del Porto Antico disegnato da Renzo Piano.
L’avventura, l’epica, la solitudine, il fascino esercitato dalle creature marine femminili, le leggende, la scoperta, la caccia, l’esplorazione degli abissi, il naufragio, i viaggi sono fra i temi di alcuni dei libri più belli della letteratura del mare. Roberto Alinghieri con l’Ensemble Hemingway metterà in scena, tra musica e parole, “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway, spettacolo che giovedì 14 ottobre alle ore 17 inaugura “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio”, con la storia del vecchio Santiago che pesca il marlin e poi inizia la lotta atroce contro i suoi limiti e le sue paure. Si prosegue con la forza e la dolcezza della “Ninfa Calipso” interpretata da Amanda Sandrelli giovedì 28 ottobre alle 17, il canto V di “Odissea un racconto mediterraneo” sull’abbandono di Odisseo, che preferisce la sua libertà alla promessa dell’immortalità. Giovedì 18 novembre si entra nella storia e nel mito con “La leggenda del Rex. Dal Nastro Azzurro a Fellini” di e con Massimo Minella che, accompagnato da Franco Piccolo alla fisarmonica, ricostruisce gli anni brevi e intensi della nave dei record, costruita dai cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente, transatlantico affondato e rinato nell’immaginario collettivo grazie a un genio del cinema. Giovedì 16 dicembre David Riondino farà rivivere il “Corsaro nero” di Emilio Salgari, uno dei più popolari romanzi d’avventura, scritto proprio a Genova e dedicato al Signore di Ventimiglia, divenuto corsare per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld al soldo degli spagnoli.
Il 20 gennaio 2022 va in scena “Le isole del tesoro” con Giuseppe Cederna, autore del testo insieme a Sergio Maifredi che ne cura la regia. Il punto di partenza è “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, altro grande romanzo d’avventura, ma con il tempo le isole sono diventate due, perché a quella letteraria si è unita quella vera, in Grecia, frequentata appena può da Cederna, per ritrovarsi, com’è accaduto quando la pandemia glielo ha permesso. Si passa all’epica di “Moby Dick”, immensa storia di Herman Melville, che giovedì 17 febbraio sarà portata in scena da Corrado d’Elia, impegnato anche come regista. Sarà il capitano Achab, furioso e in cerca di vendetta contro ogni ragione, e anche la balena bianca, simbolo della sua folle caccia e di una ricerca che non finisce mai. Prima assoluta giovedì 10 marzo per Paolo Rossi in “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, autore antesignano di tanta fantascienza, che qui immagina l’esplorazione degli abissi marini a bordo del Nautilus. Rossi ne esalta il senso metaforico, guardandolo con gli occhi di oggi. Secondo debutto giovedì 24 marzo con “Robinson Crusoe” da Daniel Defoe, interpretato da Andrea Nicolini e Alberto Giusta, storia di un naufrago, un eroe moderno campione di resilienza, che si adatta all’isolamento e non smette mai di credere nel futuro né di affidare al mare i suoi sos. Giovedì 31 marzo Moni Ovadia traccia una linea che unisce “Ulisse Achab Noè”, personaggi legati da un sentiero d’acqua in cui rintracciare il pensiero dell’Uomo che attraversa i secoli ponendosi le identiche domande sullo stesso mare, con gli occhi sull’orizzonte e il cuore impegnato in un viaggio infinito. Infine, “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” si chiude giovedì 7 aprile con “Maqroll, gabbiere” di Federico Sirianni, autore e musicista che lo interpreta con Raffaele Rebaudengo alla vilola e alle tastiere e Filippo Filoq Quaglia alle sequenze e al basso, diretti da Maifredi. Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutis da cui già deriva “Smisurata preghiera” di Fabrizio Da Andrè, descriva la figura del marinaio più isolato e cruciale, quello che passa la maggior parte del tempo sull’albero più alto, quello che vede le cose per primo pagando questo privilegio con un’incollocabilità dal forte sapore esistenziale.
Con il progetto “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue la riflessione sull’infinito iniziata con la XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicati a “L’infinit∞ da Achille e la tartaruga a Leopardi”, che ne costituisce la premessa. A cominciare questo percorso, a Palazzo Tursi e Palazzo Reale, sono stati l’antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, l’italianista Corrado Bologna e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Il viaggio prosegue con il mare nello sguardo dei capitani coraggiosi.
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