Genova, ospedale Erzelli Candia. "Interrogazione urgente per capire lo stato di avanzamento dell'iter"

di Carlotta Nicoletti

1 min, 22 sec

E' stato rimosso il cartello che annunciava il cantiere per il nuovo complesso ospedaliero

Genova, ospedale Erzelli Candia. "Interrogazione urgente per capire lo stato di avanzamento dell'iter"

Un'interrogazione urgente per capire lo stato di avanzamento dell'iter per l'ospedale del ponente agli Erzelli. È quanto ha annunciato la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia. “Nell'area individuata per la costruzione del nuovo, e atteso, ospedale non c'è neanche più il cartello che annunciava la prossima destinazione d'uso della superficie – spiega la consigliera regionale -. Anziché il cantiere per la costruzione dell'ospedale, nell'area degli Erzelli oggi ci sono ancora i tir e i mezzi pesanti che, in teoria, avrebbero potuto utilizzare la zona come autoparco solo per un anno, fino a luglio 2022”.

“Presenterò un'interrogazione in Consiglio regionale – sottolinea Candia – perché siamo seriamente preoccupati, e convinti, che sia impossibile rispettare la data del 2026 per utilizzare i 65 milioni di euro di fondi Pnrr stanziati per la realizzazione del nuovo ospedale, con il finanziamento pubblico di Inail. Ieri abbiamo svolto un sopralluogo insieme all'ex vice presidente del Municipio Medio Ponente, Massimo Romeo, che segue la vicenda dell'ospedale agli Erzelli da 16 anni, e che ormai ha paura di non poter più vedere la fine di questo progetto così atteso dal territorio”.

Nell'interrogazione in Consiglio regionale Selena Candia chiederà anche come saranno gestite le aree ora di proprietà di Ght. “Mentre il progetto pubblico di Inail, con i fondi Pnrr, sembra naufragare per l'impossibilità del rispetto dei tempi per ultimare i cantieri – conclude Selena Candia -. Oggi sembra prendere campo un'operazione capeggiata dai privati, come già previsto 7 anni fa, e sulla falsariga del progetto per il nuovo Felettino alla Spezia. I cittadini hanno diritto di sapere che cosa intenda fare realmente la Regione, e la Giunta dovrà risponderci in aula, nel rispetto delle sedi istituzionali adibite a questo tipo di confronto”.