Genova, operaio morto a Pra': il porto si ferma, proclamato sciopero per chiedere sicurezza sul lavoro

di Emilie Lara Mougenot

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Portuale travolto e ucciso da una ralla al terminal PSA. Astensione dal lavoro di 24 ore, vertice alle 16 a Palazzo San Giorgio con l'ammiraglio Seno

Dopo l’incidente mortale che ha causato la morte di un operaio 52enne al terminal portuale di Pra’, i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore. L’incidente, avvenuto nella notte, ha riportato alla luce carenze nella sicurezza e l’urgenza di interventi strutturali. Previsto alle 16 a Palazzo San Giorgio un incontro tra i sindacalisti e l'ammiraglio Seno, commissario dell'Autorità Portuale.

Incidente mortale – Il tragico evento è avvenuto alle 2:54 al terminal PSA di Genova Pra’. Un lavoratore stava verificando i sigilli di un container quando è stato travolto e schiacciato contro il contenitore da una ralla in manovra. L’uomo è morto sul colpo. Il conducente del mezzo, eiettato dalla cabina, è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso. La vittima si chiamava Giovanni Battista Macciò, era residente a Castiglione Chiavarese, nell'estremo levante genovese, era sposato e lascia anche un figlio. Gli investigatori hanno sequestrato tutte le immagini delle telecamere dell'area per ricostruire la dinamica. A quanto pare l'operaio che era a bordo della ralla che ha travolto Macciò avrebbe fatto una manovra di inversione. Gli inquirenti devono capire se tutti i mezzi coinvolti fossero posizionati correttamente, se potessero essere in quel punto. Al vaglio anche se il lavoratore potesse stare lì.

Sciopero immediato – Subito dopo l’incidente, i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori portuali. “La sicurezza può e deve essere migliorata. Esistono tecnologie, e chiediamo alle imprese di investire di più in formazione e sensibilizzazione”, dichiarano le rappresentanze.

Denuncia dei lavoratori – Durante lo sciopero, previsto anche un incontro con l’Autorità Portuale. I sindacati intendono segnalare le criticità nella sicurezza e richiedere maggiori investimenti: “Ci aspettiamo che l’Autorità intervenga. È inaccettabile lavorare con un senso di precarietà che non lascia certezze di ritorno a casa”.

Tecnologia e prevenzione – Le rappresentanze sindacali chiedono che automazione e tecnologia siano utilizzate per prevenire incidenti: “Non è accettabile piangere lavoratori che fanno il loro dovere”. Solidarietà è arrivata anche dai porti vicini, tra cui Savona.

Criticità storiche – I sindacati denunciano una gestione insufficiente della sicurezza, la necessità di una riforma pensionistica e un miglioramento delle normative sugli appalti. “Abbiamo denunciato situazioni critiche e chiesto più prevenzione, ma veniamo ignorati”.

I lavoratori del terminal PSA e di tutto il porto di Genova si fermano per lanciare un messaggio forte: sicurezza e investimenti sono imprescindibili per tutelare la vita.