Genova: occupato dagli studenti il Vittorio Emanuele di largo Zecca

di Redazione

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Terza scuola oggetto di manifestazione, dopo Klee e Fermi, per i fatti di Pisa e la guerra in Medio Oriente

Genova: occupato dagli studenti il Vittorio Emanuele di largo Zecca

Terza scuola occupata dagli studenti a Genova nelle ultime settimane per protestare contro vari temi, in primis la carenza di risorse all'istruzione pubblica, la posizione dell'Italia rispetto alla guerra in Medio Oriente e le cariche della polizia alla manifestazione pro Palestina a Pisa. Dopo le occupazioni del liceo Fermi e del Klee, questa mattina gli studenti hanno occupato l'istituto Vittorio Emanuele Ruffini di largo Zecca.

L'occupazione nasce ancora una volta per chiedere lo "stop a una scuola-azienda, stop all'invio di armamenti e alla partecipazione dell'Italia a vari scenari militari, a favore di un maggiore stanziamento di fondi pubblici nell'istruzione e nelle sue infrastrutture". Nel comunicato degli studenti non manca il riferimento ai fatti di Pisa. "Un Paese dal manganello facile, - viene definita l'Italia - che non accetta la libertà di manifestazioni pacifiche, non accetta il disaccordo, il confronto".

I giovani rivendicano "infrastrutture migliori e idonee all'ambiente scolastico, spazi comuni, di confronto e di dibattito studentesco, dentro e fuori dalla scuola, la rivisitazione della "scuola del merito" e del sistema del PCTO, garantendo vere esperienze trasversali e non mero schiavismo".

Tra le motivazioni della protesta la posizione dell'Italia rispetto alla guerra in Medio Oriente: "un paese che ci opprime e sostiene la guerra, che si schiera con Israele, definendolo uno stato democratico, sostenendo un genocidio che da più di settant'anni si sta compiendo nei confronti del popolo palestinese, diventando complice dello sterminio di una popolazione".