Genova, nuovo presidio in largo Lanfranco: "400 migranti a rischio annegamento, l'Italia intervenga"
di Redazione
Diverse associazioni lanciano l'appello per salvare il barcone a rischio naufragio: "Se non s'interviene si crea il caos e quelle persone rischiano di morire"
Nuovo presidio in Largo Lanfranco a Genova, davanti alla sede della prefettura: a manifestare sono diverse associazioni, tra cui 'Le Veglie', che pongono al centro della protesta le morti in mare nel Mediterraneo.
La manifestazione spontanea è nata dopo l'annuncio di 'Alarm Phone' che riporta di oltre 400 persone in pericolo in acque internazionali. Si tratta di migranti su una barca decisamente sovraffollata che sarebbe a rischio naufragio: "Nonostante abbiamo allertato le autorità - spiegano i manifestanti - l'Italia ha spiegato di non essere responsabile della zona. Ma una barca di questo genere non può essere gestita dalla guardia costiera libica, perché si perderebbero troppe vite umane".
E allora ecco l'appello conclusivo delle associazioni scese in piazza questa sera a Genova: "L'Italia si assuma la responsabilità delle oltre 400 persone che rischiano la vita e le porti in salvo in Europa: se intervenissero le autorità libiche o tunisine ci sarebbe una situazione caotica e di panico, con la barca che potrebbe affondare per capovolgimento".
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