Genova: Nervi Music Ballet Festival, Roberto Bolle balla e brilla sotto le stelle
di Redazione
Roberto Bolle inaugura il Nervi Music Ballet Festival, ottima la risposta degli spettatori, accorsi numerosisismi. Proseguirà questa sera lo spettacolo con danza clasica, flamenco e balli di tradizioni gitane
Un grande applauso ha accolto il 28 giugno ai Parchi di Nervi a Genova l'ingresso in palcoscenico di Roberto Bolle. Il grande danzatore, amatissimo dal pubblico, è stato il protagonista dello spettacolo inaugurale del Nervi Music Ballet Festival che ha coinciso anche con la prima tappa del tour estivo della nuova produzione "Roberto Bolle and friends".
Bolle ha scelto alcune star di indiscusso talento come Camilla Cerulli (Teatro alla Scala), Maria Eichwald, Toon Lobach, Danil Simkin e Casia Vengoechea (International Guest Star), Ines Mcintosh (Opera di Parigi) e Adhonay Soares Da Silva (Stuttgart Ballet). E la danza classica sulle punte si è alternata a una visione più contemporanea con soluzioni coreografiche di indubbio interesse. Stupefacente, ad esempio "II", coreografia di Philippe Kratz (musica: Sounwalk Collective): un lungo, appassionato duetto sostenuto su un ritmo incalzante e ripetitivo con una gestualità costruita magistralmente sulla musica e una flessuosità di movimenti davvero singolare. Magnifici i due interpreti, Casia Vengoechea e Toon Lobac che lo scorso anno avevano proposto dello stesso coreografo "I".
Bolle si è diviso fra il classico e moderno. Ha iniziato con la suggestiva "Meditation" da "Thais" di Massenet (coreografia di Roland Petit): un pas de deux con Maria Eichwald di notevole eleganza e classe. Poi ha virato sul contemporaneo con "Les Indomptes" (coregrafia di Claude Brumachon), un brano di forte tensione nervosa risolto con plastica bravura insieme al partner Toon Lobac.
L'etoile, da solo, ha poi regalato una suggestiva interpretazione di "Chiaroscuro", coreografia di Simone Valastro, per poi affrontare ancora la musica di Sostakovic in "Kozimir's colors (coreografia di Bigonzetti, con Maria Eichwald) e chiudere all'insegna della spettacolarità con "Prometheus", coreografia di Massimiliano Volpini sull'Allegretto dalla Settima Sinfonia di Beethoven. Lo scorso anno aveva concluso con una incombente sfera in scena, questa volta ha utilizzato una imponente struttura metallica su cui si è acceso del mito, appunto, di Prometeo. Fra gli altri lavori presentati citiamo "Le fiamme di Parigi" (coreografia di Vasilij Vainone che ha consentito di apprezzare le qualità dell'italiana Camilla Cerulli (in duo con Ahonay Soares da Silva) e "Les burgeois", assolo ironico e brillante con l'agile Danil Simkin. Platea piena zeppa, entusiasmo alle stelle.
Il festival proseguirà il 30 giugno (ore 21,15) con la "Sergio Bernal Dance Company" che proporrà uno spettacolo in cui sin fonderanno la danza classica con il flamenco e le tradizioni gitane.
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