Genova: minorenne straniero tenta suicidio in centro accoglienza, salvato dagli agenti
di Redazione
Pagani (Uilpa): "Non possiamo sempre sperare nei miracoli e nella professionalità degli operatori"
Un minorenne di origine egiziana, ospite del centro di prima accoglienza di Genova e in isolamento per scabbia, ha tentato di suicidarsi, ma è stato salvato da un agente della polizia penitenziaria. La notizia è stata riportata dal sindacato Uil Polizia Penitenziaria, che ha sollecitato un urgente "potenziamento degli investimenti nel settore dei minori reclusi nel capoluogo ligure".
Intervento tempestivo dell'agente - "Solo grazie al tempestivo intervento dell'unico agente della polizia penitenziaria in servizio, il giovane arrestato è stato sottratto alla morte certa", ha dichiarato Fabio Pagani, segretario regionale del sindacato. Secondo quanto riferito, dall'inizio dell'anno sono stati ben 43 i giovani arrestati e presenti nel centro di prima accoglienza di Genova, ma solo un agente della polizia penitenziaria è presente in servizio.
Preoccupazione per la carenza di personale - Il segretario sindacale ha precisato che l'agente in servizio ha salvato la vita al giovane senza indugi, nonostante il rischio legato all'isolamento per scabbia. "Non possiamo sempre sperare nei miracoli e nella professionalità degli operatori", ha continuato Pagani, sottolineando come da tempo si avverta una "netta sensazione di disinvestimento nel Dipartimento giustizia minorile e comunità". Il sindacato chiede quindi un maggiore impegno a livello istituzionale per garantire maggiore sicurezza e condizioni adeguate nel trattamento dei minori.
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