Genova, Milano e Torino: popolazione in crescita nei primi 6 mesi del 2024
di Francesco Gastaldi
L'urbanista Francesco Gastaldi analizza i dati demografici dei vertici del "triangolo industriale"
“Il declino demografico delle Aree Interne più forte rispetto ai Centri”, così recita una nota dell’ISTAT di fine agosto 2024: i 4mila Comuni situati nelle aree marginali continuano a perdere abitanti. Sono territori fragili in cui proseguono i fenomeni demografici, come l’invecchiamento della popolazione e l’abbandono dei territori a causa delle migrazioni, continuano.
Diversa la tendenza dei principali centri urbani, per quanto riguarda le tre principali città del Nord-Ovest, i dati demografici dei primi sei mesi del 2024 riferiscono che Il Triangolo (post) industriale segnala una leggera inversione di tendenza e di leggera crescita rispetto agli anni precedenti. Qualcosa si muove a Genova e a Torino, mentre Milano conferma il proprio ruolo attrattivo.
Il 3 gennaio 2024, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo aveva annunciato su Facebook: “Seppur nel 2023 Torino ha registrato un leggero aumento”. Numeri alla mano, secondo il sito Demo.istat (che raccoglie i dati forniti dalle anagrafi comunali), i primi 6 mesi del corrente anno 2024 la popolazione residente a Torino passa da 846.926 a 847.622 abitanti. Si tratta di una variazione limitata, un rallentamento di alcuni andamenti negativi, considerando che ad inizio 2019, la popolazione torinese era di 860.793 persone, la popolazione in 5 anni è ancora calata, ma con ritmo, meno sostenuto, forse la fase più acuta del post fordismo si è conclusa.
Rilevanti anche i dati di Genova, sempre osservando il sito Demo.istat, nei primi 6 mesi del corrente anno 2024 la popolazione residente a Genova è passata da 561.947 a 562.672 abitanti, in attesa dei dati di fine anno e di verifiche e aggiustamenti statistico-anagrafici, troviamo anche qui una leggera crescita.
Ovviamente nelle 2 città il saldo naturale (differenza nati-morti) è sempre pesantemente negativo, il saldo migratorio con altri comuni italiani è più o meno in pari, mentre negli ultimi anni esiste un saldo positivo di persone che si iscrivono all’anagrafe dall’estero (molti di più di quelli che se ne vanno verso l’estero).
Troviamo conferme dell’andamento demografico di Milano, città molto attrattiva (seppur con diverse problematiche legate all’abitare) per le dinamiche economiche e del mercato del lavoro, che ha saputo prima delle altre due città, avviare un processo di transizione dall’economia industriale ad una economia diversificata. A Milano nei primi 6 mesi del 2024 la popolazione residente passa da 1.371.850 abitanti a 1.372.843 con un incremento di quasi 1.000 unità.
In attesa dei dati di fine anno e di controlli, parifiche e verifiche, nelle dinamiche demografiche delle tre città un peso rilevante è giocato dall’immigrazione straniera: il fenomeno è destinato ad aumentare e sarà sempre più strutturale. L’aumento degli stranieri è spesso legato proprio a stabilizzazione delle presenze: ricongiungimenti familiari o regolarizzazioni dopo periodi più o meno lunghi di permanenza e al rilancio economico dopo la pandemia. Inoltre, non siamo andati tutti a vivere nei borghi come qualcuno prevedeva nella Pandemia, non siamo diventati “nuovi contadini”, non lavoriamo tutti dalla casa dei nonni in campagna grazie allo smart working.
L'Autore è Professore Associato di Urbanistica, Università IUAV di Venezia
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