Genova: maxisequestro di droga, 132 kg di cocaina nascosti nella polpa di frutta, valore di 50 milioni, indagato imprenditore

Un carico di 132 chilogrammi di cocaina, nascosto all’interno di fusti di polpa di frutta congelata destinata alla produzione di succhi, è stato sequestrato nelle scorse settimane nel porto di Genova dagli ispettori dell’Ufficio delle Dogane. L’episodio ha dato il via a un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Federico Manotti, che ha iscritto nel registro degli indagati il titolare della ditta import-export che aveva ordinato la merce.

L’uomo, un imprenditore 35enne originario della provincia di Reggio Calabria, ha dichiarato fin da subito la propria estraneità ai fatti e si è detto disponibile a collaborare con le autorità. Tuttavia, gli investigatori sospettano che dietro l’importazione possa esserci la regia della 'ndrangheta, che avrebbe sfruttato il canale commerciale per far arrivare la droga dalla Colombia.

Le indagini sono partite dopo il rinvenimento di due chili di cocaina in un primo fusto di polpa di guayaba. Da lì, è scattato il controllo dell’intero container: 126 fusti in totale, al cui interno è stata trovata la restante droga, accuratamente congelata e nascosta.

Il valore della cocaina sequestrata è stato stimato in circa 50 milioni di euro sul mercato. Secondo gli inquirenti, il sofisticato sistema utilizzato per il trasporto — che richiedeva competenze chimiche e attrezzature specifiche per il recupero della sostanza — sarebbe la prova dell’azione di una rete criminale ben organizzata, presumibilmente legata al narcotraffico sudamericano.

Nei prossimi giorni, dopo le analisi approfondite sui campioni di droga, il magistrato potrebbe decidere di convocare formalmente l’imprenditore per essere sentito nell’ambito dell’inchiesta.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.