Genova, Livermore: "La chiusura dei teatri preoccupa, la gente ci è vicina"

di Redazione

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Costa (GOG): "Chiediamo agli abbonati di attendere". Romeo (Teatro della Tosse): "Gli spettatori vivono il teatro come un luogo sicuro"

Genova, Livermore: "La chiusura dei teatri preoccupa, la gente ci è vicina"

"I teatri sono chiusi, ma non i nostri cuori e le nostre teste. E intanto le nostre bocche sono aperte e dicono grazie. La vicinanza è stata enorme sin da giugno. Abbiamo registrato un inizio emozionante. Il mio pensiero va al pubblico, ai tecnici, agli artisti che sono in questo momento in difficoltà". Reagisce così, Davide Livermore, regista e direttore del Teatro Nazionale, alla chiusura degli spettacoli dal vivo decretata dal nuovo Dpcm. Un brutto colpo per tutti i palcoscenici italiani e che a Genova, città ricca di Teatri, provoca molte preoccupazioni. In questi giorni Livermore è impegnato a provare "Grounded" di George Brant, la cui prima, al Teatro Ivo Chiesa, era prevista per il 17 novembre. Se il Dpcm non subirà una proroga, il debutto potrebbe slittare al 25 novembre, ma tutto dipenderà dall'andamento della pandemia.

Il 27 novembre dovrebbe invece andare in scena al Carlo Felice "La vedova allegra", di Franz Lehar, secondo titolo del cartellone lirico del Torrione genovese. Salta invece questa sera, nell'ambito della stagione sinfonica, l'atteso concerto con Massimo Quarta i: serata di sicuro richiamo, atto finale del Paganini Genova Festival. E per la seconda stagione consecutiva salterà il recital di Grigory Sokolov alla Giovine Orchestra Genovese: "E' davvero una sfortuna - dice Nicola Costa, presidente della GOG - ci rimangono ancora due concerti (uno dei quali tenuto da Uto Ughi) dopo il 24 novembre per chiudere la prima fase fino a Natale. Chiediamo agli abbonati di aspettare fino al 24 novembre per capire cosa succederà e decidere così come recuperare i quattro appuntamenti saltati".

"La straordinaria affluenza di pubblico che abbiamo registrato in questo avvio di stagione dimostra che gli spettatori vivono il teatro come un luogo sicuro - afferma Amedeo Romeo, direttore artistico del Teatro della Tosse - Per quanto ci riguarda gli appuntamenti con il Festival della scienza andranno in streaming. Il problema principale però è garantire un sostegno ai lavoratori dello spettacolo. Nel primo lockdown il ministero ha sostenuto i teatri, ora il paracadute si deve spostare sui lavoratori senza i quali i teatri non possono esistere".