Genova, “La gioia della distanza”: l’antologica di Franz Prati tra architettura, paesaggio e sogno

di Anna Li Vigni

Negli spazi di Primo Piano a Palazzo Grillo, l’esposizione, curata da Antonio Schiavo, ripercorre oltre quarant’anni di ricerca dell’artista-architetto

Martedì 6 maggio 2025, alle ore 18, apre al pubblico negli spazi di Primo Piano a Palazzo Grillo, nel cuore di Genova, La gioia della distanza, una mostra antologica dedicata a Franz Prati. L’esposizione, curata da Antonio Schiavo, ripercorre oltre quarant’anni di ricerca dell’artista-architetto, mettendo al centro il disegno come strumento di indagine poetica sul paesaggio, sulla città e sull’architettura.

Le opere - Il percorso si snoda tra epoche, linguaggi e suggestioni differenti, unificate dal filo conduttore del viaggio: un attraversamento visivo che parte dalla città stratificata degli anni Ottanta, si perde nei resti archeologici di Roma, si specchia nella classicità di Piero della Francesca e Canova, fino ad aprirsi agli orizzonti sfumati della contemporaneità.

L’allestimento - Accoglie il visitatore con una composizione ideale di opere accostate in modo inedito, dove le “scritture” urbane si dissolvono in paesaggi immaginati, infiniti, per poi ritornare a due città-cardine: Roma e Genova, luoghi reali e simbolici della memoria.

Le sezioni - Di queste una è dedicata all’architettura come processo creativo: Prati, attraverso il disegno, esplora gli strati invisibili della costruzione, fino a raggiungere la dimensione intima della casa. Qui l’architettura non è solo tecnica, ma gesto artistico, capace di rivelare emozioni e visioni.

Proseguendo, l’architettura si frammenta, si fonde con la scultura e il paesaggio diventa teatro immenso: è il “Granteatro” della mente, spazio metafisico dove i ricordi si fanno struttura e la città immaginata diventa guida nel disorientamento. In una sala più raccolta, prende forma una Wunderkammer personale: uno spazio sospeso in cui le forme del classico tornano a parlare, sfumate e mutevoli, tra architettura, paesaggio e scultura.

Il viaggio - Tema chiave dell’intera mostra, culmina nell’ultima sala: da una Roma canoviana si salpa verso isole possibili, in paesaggi acquatici e visionari. Qui, l’architettura cede il passo al sogno. Le immagini diventano metafore naviganti, stimolando riflessioni sulla condizione contemporanea e sull’essenza mutevole della vita.

La mostra sarà visitabile fino al 5 giugno 2025, con ingresso libero, nei seguenti orari:
Giovedì e venerdì: 16:00 – 20:00
Sabato e domenica: 14:00 – 20:00

Giovedì 22 maggio alle ore 15:00, Franz Prati guiderà personalmente una visita attraverso le opere in mostra, offrendo uno sguardo intimo sul proprio percorso creativo.

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