Genova, la diocesi 'limita' madrine e padrini per battesimi e cresime

di Redazione

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Decreto di Monsignor Tasca: "Accettino solo se possono farsi carico della crescita umana e spirituale dei figliocci, altrimenti siano semplici 'testimoni'"

Genova, la diocesi 'limita' madrine e padrini per battesimi e cresime

Stop a padrini e madrine di battesimi e cresime che accettano l'invito solo per il momento della cerimonia ma poi non vogliono o non possono farsi carico della crescita umana e spirituale dei propri 'figliocci'. Lo ha deciso la Diocesi di Genova con un apposito decreto arcivescovile. "A coloro che sono chiamati a svolgere il servizio di padrino e di madrina è chiesto di far parte della Comunità cristiana, attraverso un cammino di Fede condiviso con altri fratelli - spiega il decreto firmato da Monsignor Tasca - e che comprenda anche in modo graduale la santa messa domenicale, un momento di riscoperta o approfondimento della fede, di nutrimento spirituale, di condivisione con i fratelli e di servizio nella carità".

Il decreto entrerà in vigore con l'inizio del prossimo anno pastorale, il 3 dicembre 2023, prima domenica di Avvento. La nuova procedura sarà, almeno in una prima fase, sperimentale ed in vigore per un triennio. La Diocesi spiega che "ogni comunità e ogni pastore saprà offrire occasioni per realizzare tutto ciò secondo la possibilità della parrocchia e quanto potrà essere suggerito dalla creatività pastorale. Tra i possibili cammini da proporre, si suggeriscono momenti di ascolto e condivisione della parola di Dio secondo modalità indicate attraverso apposti strumenti forniti dall'ufficio catechistico diocesano". A chi non vorrà partecipare a questo percorso verrà riservato un ruolo diverso, quello di 'testimone' come accade per i matrimoni.