Genova, la Corte dei Conti condanna il cardinale Bagnasco al pagamento di quasi 100mila euro al Galliera

di Tiziana Cairati

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La vicenda, che risale al 2015, ruota intorno alla valutazione e all'acquisto di un immobile destinato a pubblico esercizio (un bar), nell'ambito del progetto per il nuovo ospedale

Genova, la Corte dei Conti condanna il cardinale Bagnasco al pagamento di quasi 100mila euro al Galliera

La Corte dei Conti della Liguria ha condannato per danni erariali a titolo di colpa grave l'ex cda dell'ospedale Galliera di Genova, presieduto all'epoca dall'ex arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, con una sentenza che determina il pagamento a favore dello stesso Galliera di 99.800 euro complessivi.

La vicenda, che risale al 2015, ruota intorno alla valutazione e all'acquisto di un immobile a Genova, destinato a pubblico esercizio (un bar), nell'ambito del progetto per il nuovo ospedale Galliera. Al bar, dice la Corte, è stato dato un valore troppo alto e l'operazione ha causato un danno all'ente.

La Corte della Liguria ha stabilito il pagamento per tutti e 15 i componenti del vecchio Cda. Tra loro, oltre all'ex presidente della Cei (sanzione di 6.084 euro), ci sono Adriano Lagostena (8.700 euro), attuale direttore generale dell'Ospedale; Giuseppe Romano, ex prefetto di Genova (10.084 euro); Ugo Salerno, ceo del Rina (9.584 euro), Giuseppe Zampini, ex ad di Ansaldo Energia ed ex presidente di Confindustria Liguria (9.162 euro).

A questi importi va aggiunta la rivalutazione monetaria a decorrere dal 13 giugno 2017 fino al deposito della sentenza avvenuto ieri. La Procura regionale della Corte dei Conti ha chiamato in giudizio ex amministratori e dirigenti che a vario titolo ed in concorso hanno consentito l'adozione all'unanimità di due deliberazioni del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Ospedaliero Galliera", del 3 luglio 2015 e del 12 maggio 2017, riguardanti l'acquisto ed il comodato in uso gratuito alla stessa parte venditrice, di un immobile sito in Genova, Corso Aurelio Saffi, un bar. La richiesta era di un pagamento di 158.800,00 euro per il "danno erariale che sarebbe stato cagionato dal sovrapprezzo versato nella compravendita e per la successiva gestione diseconomica del medesimo cespite patrimoniale (tramite comodato d'uso gratuito), nell'ambito del progetto di realizzazione del nuovo ospedale Galliera".