Incendio di via Piacenza a Genova, la denuncia di un residente: "Per rendere abitabile il condominio servono 150mila euro"
di Riccardo Testa
L'inquilino Marco Mantero: "Abbiamo fatto volantini con IBAN per chiedere un aiuto, mancano impianto idrico e soletta del tetto"
Procedono le indagini su eventuali responsabilità colpose nel rogo che il 14 febbraio ha distrutto il tetto di una palazzina a San Gottardo, obbligando gli inquilini ad evacuare. Il civico 17 di via Piacenza è da allora precluso ai suoi condomini, con il quarto piano, dove ha avuto luogo il principio d'incendio, ancora sotto sequestro per accertamenti.
«Nessuno degli inquilini del civico potrà rientrare fino a lavori finiti - ha raccontato Marco Mantero, che possedeva una appartamento al quarto piano dello sfortunato edificio - La messa in sicurezza del palazzo, che include l'erezione di un "cappello" in plastica all'altezza del tetto, ha un costo preventivato di 150.000 euro; le persone che vivono qui non hanno questa disponibilità. Abbiamo fatto manifesti e volantini con IBAN del caseggiato, e questa mattina abbiamo aperta una pagina Facebook per cercare di ottenere i fondi necessari a rendere abitabile il condominio... e far vedere alla gente a che punto siamo».
Marco Mantero non abitava in via Piacenza da settembre 2017. Essendo sfitto da allora, nel suo appartamento situo al quarto piano del civico 17 teneva le cose di sua madre, effetti personali e altri oggetti di valore affettivo.Dopo aver perso il lavoro nel luglio dello scorso anno, aveva messo in vendita la casa: oggi non esiste più.
«Ancora molto presto, i periti devono ancora esaminare la situazione - continua Mantero - Il giorno 2 Marzo è prevista l'assemblea condominiale, mentre il 2 marzo gli inquilini saranno fatti entrare dall'amministratrice, accompagnati dalla Protezione Civile, per recuperare a turno alcuni effetti personali. Quando il giorno dopo l'incendio sono stati fatti entrare, han consegnato le chiavi all'amministratrice, che si è presa l'incombenza di aiutarli. Impiegheranno un po' a recuperare il necessario: una persona per appartamento, con quattordici appartamenti per piano e un totale di 5 piani... Noi condomini non possiamo fare nulla, eccetto lanciare una raccolta fondi per fare prima ad ottenere una parte dei soldi necessari a rendere di nuovo abitabile il palazzo, in attesa che le assicurazioni rilasciano un acconto sul necessario. Il quarto piano è sequatrato e le indagini sono in corso, mentre gli altri sono salvi, e sembra non ci siano problematiche maggiori. Questo che avvalorano l'ipotesi di una più rapida sistemazione. Ma mancano un impianto idrico e la soletta del tetto, per questa ragione il condominio non tornerà ad essere abitabile fino quando questi lavori non saranno completi».
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