Genova, l'appello di Federica: "Ho la malattia di Lyme, aiutatemi a curarmi"

di Filippo Serio

Causata da un morso di zecca nel 2010: aperta una raccolta fondi per una terapia all'estero

Ha 25 anni ma da quando ne ha 17 lotta contro un male che l'ha costretta a cambiare radicalmente stile di vita. La genovese Federica Monte da tempo combatte contro il morbo di Lyme, malattia infettiva trasmessa prevalentemente da morso di zecca e che attacca il sangue, per poi espandersi. A Federica è successo nel 2010, ma i sintomi sono comparsi successivamente dopo un incidente stradale. Per questo motivo la malattia le è stata diagnosticata in ritardo, tanto da essere ormai passata allo stato cronico: significa che non è più curabile.

"Non mi era stata diagnosticata subito la malattia di Lyme, dopo un incidente stradale e un successivo intervento comincio ad avere sempre la febbre, che ad oggi si è aggravata. Sono affetta anche da babesia e bartonella, altre co-infezioni per le quali non riesco ad ottenere un trattamento."


In Italia manca un vero protocollo per prendere in cura un paziente nelle condizioni di di Federica, per questo chi come lei è affetta da questo male si affida a strutture sanitarie estere private. Ma spesso i costi non sono alla portata di tutti, inoltre uno spostamento del genere non è privo di rischi


Per questo è nata la raccolta fondi "Aiutiamo Federica a tornare a vivere", disponibile sulla piattaforma 'GoFundMe'. "Avevo già aperto un raccolta fondi nel 2021 per le cure in Polonia. La cifra che ora è presente non rispecchia la verità perchè gran parte della quota l'ho già utilizzata per delle terapia nel 2021".


"Di fatto non posso mai camminare o stare in piedi poiché la malattia ha raggiunto anche il cervello, è arrivata al livello neurologico. Io facevo ginnastica artistica a livello agonistico, ma da quel giorno la mia vita è cambiata"


Federica non desidera altro che tornare a vivere, ma allo stesso tempo vuole cercare di mandare un messaggio: "Spero di trovare qualcuno che mi aiuti per ritornare a vivere come i miei coetanei. Ma allo stesso tempo vorrei sensibilizzare su questo tema: sono stata punta io ma potrebbe accadere a tutti, ma la malattia se diagnosticata in tempo puo' essere curata"