Genova, infermieri in piazza l'8 giugno: "Le istituzioni ci hanno dimenticato"
di Redazione
Dieci nodi critici, dalle indennità agli accessi universitari. Mancano 53mila infermieri in Italia
Tornano in piazza gli infermieri in Liguria con una manifestazione lunedì 8 giugno davanti al palazzo di Regione Liguria a De Ferrari, Genova. “Dopo la fase calda dell’emergenza Covid, le istituzioni si sono dimenticate di noi. Per questo la categoria degli infermieri scenderà in piazza l’8 giugno davanti al Palazzo della Regione a Genova per far sentire la propria voce”, annuncia il sindacato del Nursing Up Liguria che si è fatto portavoce e ha organizzato il presidio, dopo un primo evento avvenuto la scorsa settimana.
Dieci i nodi critici che vengono lamentati: la richiesta del riconoscimento, nel contratto, della peculiarità della competenza infermieristica, giacché la categoria rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale e oltre il 61% degli organici delle professioni sanitarie; l’erogazione di una indennità infermieristica permanente che non sia “una tantum”; risorse economiche per un’indennità specifica per chi assiste pazienti con un rischio infettivo; riconoscimento della malattia professionale e indennizzo in caso di infezione; aggiornamento immediato della programmazione degli accessi universitari: mancano 53mila infermieri; aggiornamento della normativa sull'accesso alla direzione delle aziende di servizi alla persona; possibilità di operare in intramoenia superando il vincolo di esclusività con le aziende; richiesta di requisiti paritari tra strutture pubbliche e private rispetto alla professione infermieristica; risorse per l’aggiornamento professionale; adeguamento legislativo ed economico per il riconoscimento immediato delle differenti funzioni e professionalità infermieristiche (coordinamento, gestione, ecc..).
“Quello di lunedì 8 giugno sarà il terzo, ma principale, dei presidi che faremo per portare alla luce le problematiche che da anni affliggono la nostra professione - spiega Enrico Boccone, responsabile regionale del Nursing Up Liguria -. La nostra professione è stata riconosciuta pubblicamente durante la Fase 1 dell’emergenza come indispensabile, ma in concreto continua ad essere trattata in modo inadeguato sia per quel che riguarda la parte economica sia per quella normativa, va chiarito che la professione infermieristica va coinvolta in tutti i processi decisionali, organizzativi e gestionali della sanità".
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