Genova: in fin di vita l'operaio caduto da un ponteggio nel Memoriale del Morandi
di Stefano Rissetto
Alle 14 è iniziato il periodo di osservazione per morte cerebrale. I sindacati chiedono certezze e più tutele
Appesa a un filo la vita dell’operaio di 39 anni rimasto vittima, ieri, di un grave incidente sul lavoro nel cantiere del Memoriale Morandi, nel Parco del Ponte San Giorgio. Alle 14 è iniziato il periodo di osservazione per morte cerebrale.
L'uomo era stato trovato in stato di incoscienza dai colleghi, che avevano allertato i soccorsi: sul posto erano intervenuti il personale sanitario con ambulanza e automedica. L'operaio era stato rianimato e portato all'ospedale San Martino.
Secondo le prime ricostruzioni, l'operaio stava lavorando su uno dei ponteggi allestiti intorno all’ex palazzina Amiu quando è caduto dentro un varco del vano ascensore, precipitando al suolo. E' intervenuta anche la Procura che ha sequestrato l'area: sono stati allertati gli esperti dell'ufficio Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) della Asl 3 Genovese.
Sul posto erano arrivati il pubblico ministero Giuseppe Longo e l'aggiunto Francesco Pinto. Gli ispettori della Asl3 stanno cercando di ricostruire la dinamica di quanto successo e se siano state adottate tutte le misure di sicurezza sui posti di lavoro.
Sulla vicenda interviene Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria: “Il tragico incidente che ha coinvolto un operaio di 39 anni impiegato nel cantiere del parco del Ponte Morandi, a Genova, rilancia per l’ennesima volta un problema che la Cisl non si stanca di denunciare e di fronte al quale troppo spesso, invece, si cerca di fare calare buio e silenzio: quello della catena di appalti e subappalti che, nel privato come nel pubblico, rappresentano il primo elemento di pericolo per la sicurezza dei lavoratori. Chiediamo alle istituzioni e all'autorità giudiziaria di fare rapidamente luce su quanto accaduto, individuando responsabilità civili e penali e verificando l'attuale stato di legalità del cantiere alla luce della recente introduzione della patente a crediti. Siamo di fronte a una tragedia che ferisce la città due volte, proprio perché è maturata nel luogo che più di ogni altro simboleggia le conseguenze dell'incuria e del rispetto delle norme di sicurezza”.
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