Genova, in arrivo due bandi a luglio per l'industria: l'investimento complessivo è di 30 milioni
di Carlotta Nicoletti
Mai, capogruppo Lega: "Le risorse serviranno a sostenere produttività, ricerca e sviluppo con ampliamento di realtà esistenti e creazione di nuove attività"
Trenta milioni per l'industria ligure. È quanto è pronta ad attivare a luglio Regione Liguria per accompagnare lo sviluppo produttivo delle imprese localizzate nelle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Ad illustrare le misure, a valere sulle risorse della programmazione FESR 2021-2027, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana in un punto stampa tenutosi presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria.
"Per rafforzare l'occupazione e l'economia dei nostri territori, Regione Liguria, in linea con l'intesa sottoscritta con le sigle sindacali nell'autunno scorso e a seguito del confronto con le associazioni datoriali, attiverà nella seconda metà di luglio importanti opportunità a sostegno delle aree di crisi industriali liguri - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana - Con queste due misure molto attese dalle imprese liguri, che cubano complessivamente 30 milioni di euro, manteniamo il criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare, quantità e qualità dell'occupazione prevista. Questo per aiutare territori che negli anni hanno subito una pesante de-industrializzazione - aggiunge l'assessore - a investire in un'occupazione più stabile e in un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo".
Si ricorda che, secondo la delibera di giunta del 28 ottobre 2016, rientrano nelle aree di crisi industriale non complessa i comuni di Genova (aree portuali, parte della Val Polcevera, aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri), Borzonasca, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto, Tribogna, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico, La Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano di Magra e Follo.
Mentre i comuni riconosciuti all'interno dell'area di crisi industriale complessa del Savonese sono: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d'Albenga.
L'agevolazione prevista dai due strumenti, che avranno una disponibilità economica pari ai 15 milioni di euro, riguarda le attività economiche rientranti nei comuni coinvolti e combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell'investimento effettuato dall'impresa a un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
Per richiedere l'agevolazione regionale l'investimento dev'essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema "Bandi On Line" di Filse, dal 23 al 31 luglio.
Commenta Stefano Mai, capogruppo in Regione della Lega: "L'area industriale complessa savonese si conferma al centro dell'azione di Governo e della Regione che mira a sostenere la riqualificazione delle aziende del territorio e a sostenere l'occupazione. Dopo gli importanti investimenti dell'anno scorso, quest'anno si aggiungono altri 30 milioni da parte di Regione Liguria, di fondi PR Fesr 2021-2027. Le risorse regionali serviranno principalmente a sostenere la produttività, la ricerca e lo sviluppo industriale con l'ampliamento di realtà già esistenti e la creazione di nuove attività. Grazie all'Assessore allo Sviluppo Economico Alessio Piana che si sta dimostrando un grande interesse nei confronti delle imprese savonesi che hanno bisogno di un'iniezione di risorse per ripartire può essere aiutate per diventare sempre più competitive, e mantenendo alta l'attenzione verso l'aspetto occupazionale che va salvaguardato e rafforzato"
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