Genova, in 4mila alla marcia per la pace di Sant'Egidio

di Redazione

Lo striscione "La Pace è il futuro" è stato sollevato da un gruppo di bambini iracheni, ucraini e siriani

Più di quattromila persone hanno preso parte alla marcia per la pace organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio a Genova, un numero che, secondo gli organizzatori, "non è mai visto nelle precedenti edizioni, con la basilica dell'Annunziata stipata di giovani, anziani, migranti e un corteo guidato da tantissimi bambini".

Lo striscione "La pace è il futuro" è stato alzato per l'occasione da un gruppo di giovanissimi iracheni, siriani ed ucraini, giunti in Italia attraverso i corridoi umanitari di Sant'Egidio.

"La Giornata della Pace è diventata una tradizione per questa città - commenta il responsabile di Sant'Egidio in Liguria Andrea Chiappori - ma noi tutti abbiamo la responsabilità di non lasciarla appassire. La presenza così numerosa testimonia la sensibilità che esiste sul tema della pace, in questi anni in cui la guerra torna a far paura anche nel Nord del mondo. Tutti possiamo dare il nostro contributo ad una cultura della pace: informandoci, appassionandoci, partecipando, contrastando l'indifferenza".

Dopo l'esibizione del coro delle voci bianche del Teatro Carlo Felice, il docente di Elettronica all'Università di Genova ed esperto di intelligenza artificiale Rodolfo Zunino ha commentato il messaggio di papa Francesco per la Giornata 'Intelligenza artificiale e pace'. L'arcivescovo di Genova, padre Marco Tasca, ha evidenziato: "stiamo cercando motivi di speranza in un anno difficile. Dobbiamo parlare di questi temi per vigilare contro le discriminazioni: affinché l'intelligenza artificiale non escluda i più fragili, ma sia usata come strumento per unire i popoli".

Dopo la conclusione della cerimonia, all'uscita della basilica, circa cinquecento bambini delle 'Scuole della Pace' di Sant'Egidio hanno guidato la marcia, dietro la banda musicale di Rivarolo, accompagnati da esponenti della comunità musulmana ed anglicana.