Genova, imbrattata la targa di viale Venturini. La denuncia di Balleari (Fdi): "Oltraggioso"

di Edoardo Cozza

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Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale stigmatizza il gesto: "Odio cieco da chi professa ideologie estremiste"

Genova, imbrattata la targa di viale Venturini. La denuncia di Balleari (Fdi): "Oltraggioso"

Imbrattata con vernice rossa la targa di viale Venturini a Genova. L'episodio è denunciato dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Stefano Balleari. Il vandalismo sarebbe avvenuto ieri pomeriggio in concomitanza con il corteo di Genova Antifascista, manifestazione con cui viene ricordata la rivolta di piazza del 30 giugno 1960 organizzata per impedire che si tenesse il congresso nazionale del Msi in città, protesta che innescò moti in tutta italia e 12 morti, situazione che portò alla caduta del Governo Dc di Tambroni che era sostenuto dal partito di Giorgio Almirante. Per le proteste a Genova un ruolo importante ebbe Sandro Pertini.

Ieri in città c'è stato anche un altro corteo, sempre per ricordare i fatti del 30 Giuno, promosso da Cgil e Anpi. "E' un atto vergognoso e vigliacco oltraggiare la memoria della prima vittima degli Anni di Piombo. Il solito odio cieco mosso da chi professa ancora ideologie estremiste sconfitte dalla storia", dice Balleari. Ugo Venturini, militante del Msi, il 18 aprile 1970, viene colpito alla testa da una bottiglia piena di sabbia lanciata da estremisti di sinistra durante un comizio di Almirante in occasione delle prime elezioni regionali. Morì l'1 maggio, aveva 30 anni.

"Nei confronti delle vittime degli anni di piombo, l'unica strada è il rispetto ed il dovere della verità e della memoria, valori non negoziabili, che i nostalgici della sinistra non intendono" L'intestazione del viale che taglia i giardini di Brignole, a Ugo Venturini è stata autorizzata nel 2012 dall'allora sindaco di Genova, Marta Vincenzi, "come simbolo dell'unanime condanna dell'odio politico che ha caratterizzato gli anni di piombo e della costruzione di una memoria condivisa. Mi auguro che l'autore, contrariamente all'assassino di Venturini che non ha mai avuto un volto, possa essere individuato", conclude Balleari.