Genova, il prefetto Franceschelli si commuove: "Dobbiamo imparare a usare di più la parola Repubblica"
di Matteo Angeli
"In questo anno nel quale ho avuto la fortuna di svolgere in questa Provincia le mie funzioni, ho potuto constatare la complessità di questo territorio"
Anche Genova ha celebrato la festa del 2 giugno per il 76° anniversario della Repubblica con una cerimonia in piazza Matteotti. Il prefetto Renato Franceschelli, che ha consegnato le onorificenze dell'Ordine al Merito a otto persone, ha letto il suo discorso applaudito a lungo. Un discorso accorato e sentito al punto che più volte il prefetto si è dovuto fermare con la voce rotta dall'emozione.
"L’art. 114 recita: La Repubblica è formata dai Comuni, le città metropolitane le Province, le Regioni e lo Stato. Un unico corpo che tutto include e garantisce. Ciascuno di questi Enti senza gli altri potrebbe solo escludere e dividere.
Purtroppo nel nostro Paese il linguaggio comune e quello giornalistico non è solito utilizzare il termine Repubblica. Non siamo soliti individuare con Repubblica o repubblicana ogni iniziativa o funzione svolta nell’interesse superiore. Si sente parlare più spesso di Stato, di Comuni di Enti locali, tutte componenti importanti della Repubblica ma che con le altre devono concorrere e operare. Io sono orgoglioso di essere un Prefetto della Repubblica.
Svolgere questa funzione significa infatti essere al servizio della Repubblica cioè delle entità che la compongono in uno spirito di condivisione e di inclusione dei bisogni che ciascuno degli Enti rappresenta e tutela. E significa anche operare perché i diritti e le garanzie che la Repubblica deve assicurare ai singoli, ai corpi sociali e alle imprese, possano esprimersi nel rispetto delle regole ma anche con la libertà riconosciuta.
In questo anno nel quale ho avuto la fortuna di svolgere in questa Provincia le mie funzioni, ho potuto constatare la complessità di questo territorio e chiara mi è apparsa la necessita di una efficace sintesi che sia rispondente ai bisogni del territorio stesso. Questo impegno di supporto e sintesi degli interessi comuni, si concretizza nel giornaliero dialogo con i Sindaci e le collettività locali in un generale sentimento di leale e fattiva collaborazione istituzionale. Di questo devo ringraziare tutti-le Amministrazioni statali, la Regione i Sindaci, la Città Metropolitana l’ordine giudiziario e le Forze di polizia. Questa fattiva collaborazione consente a tutti di adempiere ai propri compiti nel rispetto delle prerogative proprie ma sicuri di lavorare per l’interesse generale in un momento storico come quello che viviamo che rimane caratterizzato ancora da difficoltà economiche e da forte necessità di risposte ai bisogni di una larga fascia di popolazione debole".
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