Genova, il numero antiviolenza 1522 viaggerà sui bus: nuova proposta in Comune
di R.P.
Diffondere in modo capillare il numero antiviolenza 1522, affiggendo manifesti informativi sui mezzi pubblici e alle pensiline dei bus. È la proposta presentata da Sara Tassara (consigliere Lista Civica Silvia Salis Sindaca) durante la Commissione V del Comune di Genova, alla presenza degli assessori Rita Bruzzone (Pari opportunità) e Cristina Lodi (Servizi sociali), insieme a rappresentanti dei Centri Antiviolenza (CAV), delegate municipali e Confcommercio.
“Un primo passo per fare molto di più”, ha dichiarato l’assessore Bruzzone: “Parlare di apporre il numero 1522 e altro materiale informativo sui bus e alle pensiline è lo spunto per programmare anche altri tipi di interventi. È nei nostri piani riaprire sia i tavoli sulle Pari opportunità che quelli legati alla violenza di genere, coinvolgendo non solo la parte politica e i Municipi, ma anche le associazioni di categoria, i CAV e la società civile”. Bruzzone ha inoltre sottolineato l'importanza di un approccio più ampio, che includa l’educazione affettiva e l’attenzione verso la violenza che colpisce altre fasce vulnerabili, come la comunità LGBTQIA+.
Il ruolo dei servizi sociali e i fondi dedicati - L’assessore ai servizi sociali Cristina Lodi ha illustrato i servizi già attivi: “Il Pronto intervento sociale del Comune è operativo grazie a un accordo quadro con i Centri Antiviolenza. Garantiamo protezione e assistenza immediata alle vittime e ai loro figli, tramite personale esperto”. Il servizio costa all’Amministrazione circa 300.000 euro l’anno. A questo si aggiunge una progettualità per le ‘case rifugio di secondo livello’, strutture pensate per il passaggio verso l’autonomia abitativa, con un investimento di 100.000 euro in quattro anni.
Nel 2023, la Regione Liguria ha stanziato 116.000 euro per le Case Rifugio, a fronte di una spesa comunale di 170.500 euro. Nel 2024, la spesa è salita a 321.757 euro, mentre il contributo regionale si è fermato a 167.661 euro.
“Le segnalazioni aumentano nei weekend” - I dati forniti dalla dott.ssa Gabriella Grasso, responsabile del Centro “Per non subire violenza”, confermano l’emergenza: oltre 500 donne ascoltate e 300 prese in carico nel 2023. “Purtroppo, i numeri ci dimostrano che nei fine settimana c’è sempre un incremento delle segnalazioni – ha aggiunto Lodi –. Per questo motivo, accogliamo con favore qualsiasi iniziativa che possa aumentare la consapevolezza e la diffusione degli strumenti di tutela delle donne”.
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