Genova, il ministro Piantedosi: "Consolato russo di Nervi uno degli obiettivi sensibili"

di Redazione

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"L'identificazione di una donna è avvenuta in via preventiva, dopo la segnalazione alla questura da parte dei militari in servizio di vigilanza"

Genova, il ministro Piantedosi: "Consolato russo di Nervi uno degli obiettivi sensibili"

La sede del Consolato russo a Genova, in via Ghirardelli Pescetto a Nervi, "è da sempre inclusa nei cosiddetti obiettivi sensibili, vigilato in maniera fissa da circa un anno a mezzo da una pattuglia di militari dell'Esercito".
 

La premessa è servita a Matteo Piantedosi, ministro degli Interni, per chiarire nel corso di un'audizione alla Camera la questione dell'identificazione di una donna che si era avvicinata alla sede diplomatica per deporre fiori in memoria di Aleksej Navalny (nella foto).
 

"Nell'occasione, quando i militari hanno segnalato alla questura la presenza sul posto di una donna che si era avvicinata alla sede per motivi che sono stati accertati solo successivamente, il personale della Polizia di Stato, proprio in ragione della sensibilità dell'obiettivo - ha spiegato Piantedosi - ha proceduto all'identificazione della donna senza impedire l'iniziativa, accertando l'assenza di situazioni di pericolo".
 

"Anche in questa occasione - spiega il ministro - l'intervento delle forze di polizia è stato improntato a cautela ed esclusivamente orientato all'esigenza di garanzia della sicurezza pubblica e alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, tra i quali quello di riunione e di libera manifestazione del pensiero. Altre interpretazioni o suggestioni - sottolinea - sono lontanissime dalla realtà di un sistema di sicurezza che serve la Nazione e i suoi cittadini con professionalità ed equilibrio".
 

"Per questo - conclude Piantedosi - desidero rivolgere alle donne e agli uomini in divisa, il mio sentito ringraziamento per il loro impegno quotidiano, non privo di rischi".