Genova, il gabbiotto del park di Portello. Sgarbi: "Disegniamoci un Rubens"; Viziano: "Buona idea"

di Edoardo Cozza

Fa discutere l'opera che sta nascendo nella piazza. Il sottosegretario: "Sarebbe bello che vi nascesse un trompe-l'œil". Il costruttore: "Ma non l'opera sequestrata"

La visita a Genova del sottosegretario alla Cultura e critico d'arte Vittorio Sgarbi è stata anche l'occasione per vedere dal vivo il parallelepipedo di cemento che sta sorgendo a piazza Portello: l'opera fungerà da gabbiotto del parcheggio sotterraneo che il gruppo Viziano sta realizzando. 

Sgarbi, che aveva definito un orrore la costruzione, ha evidenziato che "non si può ritenere ben fatta, ma forse inevitabile per ragioni di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche" e per abbellirla ha lanciato una proposta a metà tra idea e provocazione: "Una soluzione che potrebbe trasformare un elemento di orrore in uno di stupore". La soluzione, secondo il sottosegretario, è quella di creare sul parallelipedo un trompe-l'œil, un dipinto che rappresenti una sorta di illusione ottica: "Si potrebbe rappresentare un'edicola e potrebbe occuparsene Andrea Ravo Mattoni, artista esperto di questo tipo di creazioni". Poi, dopo aver visitato la mostra di Rubens e aver visionato anche il quadro sequestrato, Sgarbi ha cambiato tiro: "Si può dipingere sul gabbiotto la scritta 'la città di Rubens' e magari decorarlo con l'immagine del dipinto di Rubens sequestrato, quindi mettere insieme due delitti e farli diventare un motivo di bellezza".

Davide Viziano, che con il gruppo di cui è patron sta portando avanti i lavori al Portello, accoglie favorevolmente la proposta di Sgarbi, con cui aveva avuto visioni molto divergenti nei giorni scorsi: "Era il suggerimento che cercavamo e che gli avevamo chiesto: la fantasia, l'intelligenza e l'astuzia prevalgono sempre sulle polemiche. Però dipingiamolo con un quadro bello: l'opera sequestrata è stata definita 'una schifezza' da lui stesso".