Genova, il direttore del PS del Galliera Cremonesi: "Covid, influenza, sovraffollamento: il periodo più critico sta per arrivare"

di Redazione

Tra il 23 dicembre e il 10 gennaio saranno le settimane più complicate per i medici dell'ospedale, che dovranno fronteggiare contemporaneamente tre emergenze

Il periodo più critico è ormai alle porte. Paolo Cremonesi, Direttore del Pronto Soccorso dell'Ospedale Galliera, fa il punto della situazione su Covid e influenza, ma anche sul sovraffollamento in corso in questi giorni in molti PS della Regione, annunciando come questi tre fattori porteranno a delle feste natalizie assai impegnative per i medici: "Tra il 23 dicembre e il 10 gennaio ci attende un periodo di lavoro molto intenso, con il picco di questa ascesa che arriverà intorno a Capodanno. Già il Ponte dell'Immacolata è stato impegnativo per il nostro Pronto Soccorso, come anche la giornata odierna, ma la stessa cosa vale per tutte le strutture della Regione: è sempre così nei festivi, essendoci meno drenaggio dal territorio. Anche nelle Rsa ci sono meno medici, per cui è più facile che si rivolgano a noi o vengano inviate qui, ed ecco il sovraffollamento."

Cremonesi si lamenta della normativa nazionale relativa ai numeri di posti letto, la Legge Balduzzi del Governo Monti, varata nel 2012: "Si deve cambiare: l'Italia ha abbassato il numero di posti letto per abitanti, fissando lo standard di posti letto per acuti a 3 ogni 1000 abitanti e a 0.7 posti per quanto concerne la riabilitazione. La normativa è vecchia di 10 anni e questi parametri sono scorretti in tutta Italia, figuriamoci in una Regione di anziani come la nostra." Il Direttore del PS dell'ospedale situato in Carignano ritiene che servano più posti letto nella parte internistica (reparti come quelli di cardiologia, neurologia, gastroenterologia), dato che alcune delle persone che giungono in Pronto Soccorso devono poi essere ricoverate e spesso si ha il fenomeno del "boarding", con una lunga attesa per il paziente prima di essere ospedalizzato.

Cremonesi ammonisce i molti cittadini che si recano inutilmente al Pronto Soccorso: "Per una semplice influenza non ci si rivolga al PS: se si è in un giorno feriale c'è il medico di famiglia, nei festivi e di sera ecco la Guardia Medica. Non intasiamo il PS per una patologia che si può gestire e curare a casa, è un grave errore. Se vengono in un PS aspetteranno molte ore inutilmente e sovraffolleranno la struttura in maniera impropria."

Per quanto concerne il Covid, il Direttore del PS del Galliera ricorda come il virus non sia assolutamente scomparso, seppur con numeri minori rispetto alle prime tre ondate, e come di conseguenza i casi più spinosi necessitino di un ovvio ricovero: "Il problema sussiste, per gli ospedali è sempre difficile creare zone ad hoc, ma abbiamo però armi in più: ad esempio i paucisintomatici vengono dimessi dal PS con terapia idonea e antivirali se necessario. Poi tanti sono vaccinati per cui l'impatto è minore, e proprio per questo sollecito tutti a fare la quarta dose, il cosiddetto richiamo, un elemento protettivo ulteriore. Per i più fragili con comorbilità, spesso anziani, il ricovero è comunque assolutamente appropriato e necessario."

Sul ritorno dell'influenza, Cremonesi afferma che in Liguria il momento più critico sarà a cavallo del passaggio di consegne tra il 2022 e il 2023, e raccomanda anche in questo caso il vaccino (antifluenzale): "Si può fare dai 6 mesi in su, è fortemente consigliato per gli anziani e chi ha altre malattie. Anche coloro che hanno un front office, ossia un'esposizione importante, lo facciano, adesso, essendo paradossalmente già un po' in ritardo. Dopo 2 anni di isolamento e mascherine, con i numeri dell'influenza che erano diventati irrilevanti, con più libertà e aperture ora il contagio è più frequente e prevedibile, perciò l'arma del vaccino è uno strumento certamente utile."