Cremonesi a Telenord: "Pronto Soccorso affollati, educazione e poche regole per evitarlo"
di Redazione
"I casi Covid determinano rallentamenti. Chi non ha urgenze gravi vada dal medico di famiglia. Dare piena attuazione delle direttive decise nella Conferenza Stato-Regioni"
Paolo Cremonesi, primario del Pronto Soccorso dell'Ospedale Galliera, è interventuio alla Diretta Live di Telenord.
Negli ultimi giorni si è registrato qui, e negli altri ospedali, un affollamento notevole. Il professore ne spiega le ragioni: "Ogni giorno registriamo piccoli numeri di pazienti Covid. Nulla a che vedere con le emergenze passate, però una parte dei posti disponibili sono a loro dedicati. Poi c'è un notevole afflusso di pazienti che non dovrebbero venire qui, ma rivolgersi piuttosto al loro medico di famiglia. Così succede che quelli che avrebbero veramente bisogno non trovano posto, oppure devono restare in barella per qualche giorno al Pronto Soccorso".
Oltre al disagio per l'utente, anche un problema per l'Ospedale. "Se a inizio turno si devono visitare trenta, quaranta persone in barella, è chiaro che tutto il lavoro della giornata degli operatori viene rallentato".
Sulle possibili soluzioni il professor Cremonesi è piuttosto chiaro. "L'affollamento dei Pronto Soccorso non è un problema nuovo. Era stato affrontato in maniera convincente nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, prevedendo una serie di misure e indicazioni per ridurre il problema. Si tratta di dare piena applicazione a quelle disposizioni".
Ma ovviamente, molto possono fare i singoli soggetti coinvolti. "Sì. tutti devono fare un piccolo sforzo per contribuire. Chi non ha bisogno vero, urgente, si rivolga al medico di famiglia. Quello che accade è conseguenza di una cattiva educazione sanitaria. Anche di notte, il servizio di guardia medica, che ora si chiama continuità assistenziale, funziona in maniera egregia: anche loro, come i medici di famiglia possono fare un eccellemte lavoro di filtro per evitare sovraffollamenti".
Cremonesi non cred che i dati Covid in rialzo influiscano più di tanti. "A livello gernerale non siamo preoccupati, rispetto a un mese e mezzo fa la situazione è molto più tranquilla. Si tratta di mantenere le norme basilari si prudenza. la campagna vaccinale ha funzionato benissimo, ci sono farmaci che consentono alla maggior parte dei degenti di risolvere il problema in un giorno, un giorno e una notte, e tornare a casa. Questo a livello generale. Ma nei Pronto Soccorso il problema esiste, per l'esigenza di mantenere percorsi separati che certo rende più complesso e gravoso il lavoro degli ooperatori":
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