Genova, i container della discordia sul terreno della collaboratrice dell'assessore Rosso: dimissioni e bagarre in consiglio comunale
di Redazione
L'assistente dell'assessore si è dimesso, in aula botta e risposta tra esponenti della maggioranza e poi tra centrodestra e opposizione
Per l'opposizione si trattava di una questione "almeno inopportuna". Per l'amministrazione, e soprattutto per la (ormai ex) collaboratrice dell'assessore comunale Lorenza Rosso, rappresentava un'opportunità per la città. Il tema sono i container che dovrebbero - o meglio, a questo punto, avrebbero dovuto - ospitare nella delegazione di Rivarolo alcuni minori stranieri non accompagnati.
Container che dovevano essere sistemati - secondo quanto riportato dal Secolo XIX - in un'area di proprietà di una società di Valentina Militerno, collaboratrice dell'assessore comunale ai Servizi Sociali Lorenza Rosso. L'affitto della superficie, che sarebbe stato a carico della cooperativa che avrebbe gestito l'accoglienza dei migranti, avrebbe avuto un costo di circa 200 euro mensili, pari all'importo dell'Imu.
L'assessore, al quotidiano genovese, ha dichiarato di essere ignara di tutto questo: "Non lo sapevo e non ho neanche dato l'autorizzazione per l'apertura di questo centro. Non è un problema di chi sia la proprietà del terreno e non credo ci siano conflitti d'interesse o questioni di opportunità".
La collaboratrice, in tarda mattinata, ha rassegnato le dimissioni, anche a seguito delle polemiche politiche che erano scaturite subito dopo la segnalazione della vicenda.
E il consiglio comunale di oggi pomeriggio è stato, a dir poco, vivace: il sindaco Bucci ha parlato di "grosso inciampo" e ha evidenziato che "pur non essendoci problemi legali, in nome della trasparenza e in presenza di un potenziale conflitto d'interesse, il processo verrà interrotto". Dunque niente container per i minori migranti in quell'area di Rivarolo. Nonostante questo la minoranza ha chiesto le dimissioni dell'assessore Rosso.
La seduta, poi, è proseguita all'insegna della rensione alta nella maggioranza di centrodestra in consiglio comunale a Genova a margine della discussione sul caso dei container per minori stranieri non accompagnati. Si sono sentite parole forti in aula, a seduta sospesa, tra il sindaco Marco Bucci e il capogruppo della Lega Federico Bertorello. Il sindaco deluso perché i consiglieri del Carroccio non sono intervenuti a favore della giunta sulla questione del potenziale conflitto d'interesse legato all'area di Rivarolo, avrebbe ripreso Bertorello con parole molto dure a cui l'esponente leghista ha risposto, ad alta voce, "Io non mi faccio comprare da nessuno, neanche mio padre mi tratta così". Secondo indiscrezioni, la Lega si sarebbe accordata con i gruppi di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lista Toti per evitare di esprimere pubblicamente un parere sulla vicenda. Nella maggioranza solo Federico Barbieri e Paolo Gozzi, delle liste civiche legate al sindaco Genova Domani e Vince Genova, hanno parlato sottolineando come il comportamento del governo comunale, che ha deciso di sospendere l'iter di accreditamento per la realizzazione del centro socio-educativo a Rivarolo, sia stato "una reazione pronta e ferma".
Alle 17.36 con ancora mozioni e delibere all'ordine del giorno da votare, tra cui un'importante variazione di bilancio, il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba ha chiuso la seduta del Consiglio comunale di Genova per l'impossibilità a proseguire. Non si sono fermate le proteste dell'opposizione che, tra mozioni d'ordini e manifestazioni di dissenso con tanto di cartelli e pugni sugli scranni, chiedevano di approfondire la richiesta di dimissioni dell'assessore al Sociale Lorenza Rosso per via della vicenda dei container destinati ai migranti. Il clima si è surriscaldato rendendo di fatto impossibili le votazioni.
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