Genova, festa della bandiera di San Giorgio: pienone a Palazzo Ducale

di Fabio Canessa

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La battuta di Bucci: "La regina Elisabetta non ci ha mandato i soldi ma il tempo di Londra..."

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/04/videoplayback-41.mp4 Tutto esaurito oggi pomeriggio a Palazzo Ducale per la prima edizione della festa della bandiera di Genova con la croce di San Giorgio, l'antico vessillo della Repubblica marinara. Più di 15 mila gli stendardi diffusi dal Comune in città esposti su balconi e palazzi storici. "Ringrazio la regina Elisabetta che non ci ha mandato i soldi, ma ci ha mandato il tempo atmosferico tipico di Londra, è stata molto gentile e la ringraziamo ufficialmente - ironizza il sindaco Marco Bucci parlando della pioggia che ha costretto a modificare una parte della cerimonia -. Tutti dobbiamo sapere a Genova che la nuova festa è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale, un grosso messaggio: di fronte alle cose importanti Genova sa essere unita e coesa". "Le radici di Genova sono profonde - interviene il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi - anche in un mondo che sembra sempre più liquido, oggi ci aspettano sfide che già una volta abbiamo affrontato e abbiamo vinto, da questa consapevolezza deve nascere il coraggio di affrontare le nuove sfide che il mondo ci pone". "Lo stesso Riccardo Cuor di Leone per entrare nel Mediterraneo e portare i crociati a Gerusalemme ha battuto la bandiera di San Giorgio per difendersi dai saraceni - ricorda Rixi - perché allora la bandiera di Genova rappresentava libertà, speranza, forza e orgoglio. Un orgoglio che la nostra città ha riscoperto dopo il crollo del ponte Morandi". "La bandiera di San Giorgio non è solo un simbolo in cui riconoscersi, ma è un pezzo di storia vissuto insieme da Genova - ha detto il governatore Giovanni Toti - penso che l'orgoglio di questa storia negli ultimi lunghi otto mesi che abbiamo vissuto insieme sia in qualche modo corroborato, Genova ha dimostrato coraggio, tenacia, voglia di non mollare". Al termine della celebrazione istituzionale, l'assessore Matteo Campora ha consegnato il Grifo di Genova a Walter Arnold, lo scultore americano che, dal 2010, si dedica a preservare e promuovere il cimitero di Staglieno. Dopo gli interventi del St. George Club e del Flag Institute, a cui è stata consegnata la bandiera di Genova, il sindaco ha nominato 11 nuovi ambasciatori di Genova nel mondo:
  • Christian Mastrodonato, docente di ricerca in Fisica all'Università di Genova e manager con esperienza internazionale
  • Giorgio Andreacci, imprenditore, fondatore di Infinity Technology Solutions, attualmente vice presidente business Engineering
  • Walter Pilloni, imprenditore ha sviluppato un importante progetto di mobilità elettrica con sede operativa a Genova
  • Nevio Zanardi, musicista, musicologo e pittore. Ha fondato quattro orchestre
  • Luisa Cecchi Famiglietti, fondatore della catena Il Libraccio a Genova
  • Enrico Castanini, ingegnere è direttore generale di Liguria Digitale. È Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica
  • Gianmarco Montanari, specializzato in business management, vanta cinque lauree. Da febbraio ricopre il ruolo di direttore generale dell'Iit.
  • Maurizio Fazzari, lavora a Londra come senior partner di una società di consulenza finanziaria. È consigliere della Camera di Commercio italiana a Londra e consigliere di presidenza a Londra dell'Accademia italiana di cucina.
  • Costanza Musso Piantelli, vive da 8 anni a Shangai dove ha partecipato alla fondazione dell'associazione liguri in Cina di cui è presidente.
  • Andrea Parodi, architetto e imprenditore. Produce ed esporta olii biologici e la crema di nocciola ligure.
  • Beppe Gambetta, chitarrista e cantante. Ha portato Genova negli Usa.
  • Alessia Ferrari, ingegnere navale e atleta in diversi sport d'acqua, è arbitro internazionale di pallavolo. a fine marzo ha arbitrato la finale internazionale della World European League Cup femminile.
Un corteo storico ha portato una nuova bandiera di San Giorgio a Palazzo Ducale e il vessillo è stato issato sul torrione dell'antica sede dogale.