Genova: falsi rilevatori di gas, truffati per 2 milioni decine di anziani e disabili in tutta Italia, GdF denuncia 48 persone
di Stefano Rissetto
Utilizzato un sofisticato sistema di vendita porta a porta per raggirare le vittime
È stato un intervento congiunto della Guardia di Finanza di Salò e della Procura di Brescia a sgominare una banda criminale specializzata in truffe ai danni di anziani e persone vulnerabili. Il gruppo, composto da 48 persone, operava su scala nazionale, principalmente in Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Trentino Alto Adige, utilizzando un sofisticato sistema di vendita porta a porta per raggirare le vittime.
Il modus operandi – I truffatori proponevano falsi rilevatori di gas a prezzi gonfiati, facendo credere ai malcapitati che i dispositivi fossero necessari per la sicurezza domestica. Una volta concluse le vendite, utilizzavano dispositivi Pos per addebitare importi notevolmente superiori a quelli dichiarati nei contratti, danneggiando così le finanze delle vittime. Molti di loro erano anziani soli e fragili, facilmente impressionabili dai raggiri.
Le perquisizioni – L’operazione ha visto l’esecuzione di 13 perquisizioni nelle province di Brescia, Cremona e Mantova, con l’impiego di 45 finanzieri e il supporto di un’unità cinofila "cash-dog". I controlli, che continuano a portare nuovi sviluppi, hanno permesso di raccogliere prove cruciali sul sistema di truffa. I militari stanno ora lavorando per identificare tutte le persone coinvolte, mentre gli investigatori cercano di recuperare il denaro sottratto.
Le vittime – Gli inquirenti hanno già accertato oltre 200 casi di truffa, con danni economici che superano i 2 milioni di euro. La maggior parte delle vittime sono persone anziane e vulnerabili, che non hanno potuto difendersi da questi inganni. La modalità del "porta a porta", unita alla fiducia degli anziani, ha reso particolarmente efficace il piano criminoso del gruppo.
La reazione delle autorità – Il colpo inferto dalla Guardia di Finanza è stato possibile grazie alla sinergia tra le forze dell’ordine e la Procura di Brescia, che hanno coordinato l'indagine con grande efficienza. "L'operazione è il risultato di un impegno costante contro le truffe, in particolare quelle ai danni dei più deboli", ha dichiarato un portavoce della Guardia di Finanza. L'azione, che ha già portato a numerosi sviluppi, proseguirà nelle prossime settimane.
Le indagini – Con l’ausilio delle nuove tecnologie e dei cani "cash-dog", gli investigatori stanno cercando di recuperare eventuali fondi illeciti nascosti dalla banda. Il lavoro delle forze dell'ordine, supportato da un'intensa attività di monitoraggio, punta ora a individuare tutti i responsabili e a fermare definitivamente il loro operato.anziani
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