Genova, fallimento Qui!Group: il gup esclude quasi tutte le parti civili

di Redazione

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Applicata la riforma Cartabia, per cui le costituzioni di parte civile nel processo penale contengano già il danno concreto e la sua quantificazione

Genova, fallimento Qui!Group: il gup esclude quasi tutte le parti civili

Il giudice per l'udienza preliminare di Genova ha respinto quasi tutte le richieste di costituzione di parte civile per il fallimento della Qui!Group, il colosso di buoni pasto fondato dall'imprenditore Gregorio Fogliani. L'esclusione è legata agli effetti della riforma Cartabia che prevede che le costituzioni di parte civile nel processo penale contengano già il danno concreto e una sua quantificazione, come avviene nel processo civile. Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello, insieme al procuratore Francesco Pinto, aveva chiesto il processo per 30 persone, tra cui il fondatore della società Fogliani, la moglie Luciana Calabria e le figlie Serena e Chiara Fogliani. Il patron di Qui!Group era stato arrestato a luglio 2019. La procura ha proposto il patteggiamento a 16 imputati.

Le indagini erano partite dal fallimento del colosso dei buoni pasto nel 2018 quando il passivo della società aveva raggiunto i 600 milioni. Tra i creditori c'erano i dipendenti ma soprattutto migliaia di ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i ticket ai dipendenti pubblici. Dopo Qui!Group erano via via fallite le altre società collegate, come la Pasticceria Svizzera e il bar Moody. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio.

Secondo l'accusa la famiglia avrebbe spogliato la società sottraendo i soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie e per alimentare le casse di Azzurra 95. Oggi hanno parlato i difensori degli imputati che si sono opposti alla costituzione di centinaia di parti civili e il giudice si è riservato di decidere.