Genova e questa strana vigilia in zona rossa: pochi passanti e negozi semivuoti
di Marco Innocenti
La libreria: "Ho fatto 5 scontrini ma tra poco chiudo e vado a casa". La profumeria: "Abbiamo coccolato ancora di più i nostri clienti"
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Luminarie e vetrine sono accese ma nelle vie dello shopping genovese di atmosfera natalizia non c'è nemmeno l'ombra. Strade semideserte, quasi come nei giorni del lockdown più stringente, tante saracinesche abbassate e pochi, pochissimi passanti. Ma la vigilia da zona rossa è questa.
Niente corsa ai regali dell'ultimo minuto, niente passeggiata in centro ad ammirare vetrine, addobbi e luminarie. Per strada, solo qualche impiegato fuggito dal'ufficio per cercare un panino da mettere sotto i denti per una pausa pranzo resa difficile dalla chiusura di bar e ristoranti. Il delivery e l'asporto infatti non sono bastati a convincere a tenere aperto. Nella giungla dei decreti e delle deroghe, qualcuno in effetti poteva anche tenere aperto: librerie, profumerie e negozi di giocattoli ad esempio, ma in tanti hanno scelto ugualmente di restare chiusi. E guardando i pochi passanti per strada, non è difficile capirne il motivo.
“Da stamattina ho fatto appena 5 scontrini – ci conferma anche il titolare di una libreria – Come giornata era da chiudere ma fra qualche ora chiudo e me ne vado a casa. Non c'è più nessuno in giro. Negli scorsi anni invece era la giornata in cui si lavorava di più, perché il libro è proprio il regalo perfetto per i ritardatari o per chi deve fare un regalo all'ultimo minuto”.
“Dal punto di vista puramente economico non era nemmeno da aprire – ci racconta il titolare della profumeria "Charme" di via XX settembre – Però non è che siamo dei santi. E' che la città con tutte le vetrine spente mi incupisce e il sacrificio che facciamo non è poi così elevato. Alcuni clienti ci hanno telefonato e avremo modo di stare con loro ancora più di quello che facciamo di solito quindi tutto sommato ne è valsa la pena. Peccato perché il 24 è sempre stata la giornata dedicata agli ultimi regali ma purtroppo quest'anno non è stato così”.
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