Genova è la seconda città italiana per recupero soldi da evasione fiscale
di Edoardo Cozza
Con 470mila euro il capoluogo ligure fa peggio solo di San Giovanni in Persiceto, ma fa nettamente meglio di Roma, Firenze e altre grandi città
La città di Genova con oltre 470 mila euro recuperati si piazza al secondo posto nella graduatoria nazionale per la compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale, seconda solo a San Giovanni in Persiceto (BO) e davanti a Torino, Milano e Bologna, con un ammontare complessivo di quasi sei volte superiore a Roma e Firenze.
“Il posizionamento della città di Genova in questa graduatoria lascia ben sperare – commenta Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria – Tuttavia, occorre precisare che dall’analisi condotta dalla Uil emergono due scenari su cui la Liguria può e deve migliorarsi: innanzitutto, a differenza di Genova, gli altri capoluoghi di provincia liguri fanno registrare numeri piuttosto sconfortanti, soprattutto a Imperia, dove il Comune non ha recuperato nulla dal contrasto all’evasione e alla Spezia, secondo centro economico della regione, con un importo incassato di soli 152 euro. Inoltre, anche per la più rosea situazione genovese, occorre precisare che l’ammontare recuperato in Liguria è comunque in calo del 17,2% rispetto all’anno precedente: un dato allarmante nella lotta all’evasione che secondo le stime più recenti costa al Paese 108 miliardi di euro”.
Un rallentamento che coinvolge tutti i Comuni analizzati: le somme loro spettanti per la partecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2020 ammontano infatti a 6,5 milioni di euro in diminuzione del 16,5% rispetto all’anno precedente.
Questi sono i dati che emergono dal rapporto del servizio 'Lavoro, Coesione e Territorio' della UIL che ha elaborato i dati del provvedimento del Ministero dell’Interno dell’8 ottobre 2021: se si analizza l’andamento delle somme recuperate si è passati dai 1,1 milioni di euro del primo anno (2010), ai quasi 3 milioni di euro del 2011, transitando per gli 11 milioni di euro del 2012 e ai 17,7 milioni di euro del 2013.
L’apice si è toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni di euro, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015.
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