Genova, due anni fa il delitto di Clara Ceccarelli: ora è ipotesi omicidio anche per la morte del figlio
di Christian Torri
Una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti si concentrerebbe su questioni ereditarie
La procura di Genova indaga per omicidio dopo la morte di Mauro Risone, il figlio di 41 anni di Clara Ceccarelli, la commerciante di 69 anni uccisa un anno e mezzo fa nel suo negozio di pantofole in pieno centro a Genova dall'ex Renato Scapusi, disoccupato di 60 anni condannato all'ergastolo.
Risone, disabile e con problemi di salute, era morto a metà luglio in circostanze poco chiare: era stato ricoverato il 3 luglio al Galliera perché vomitava sangue ed è morto in ospedale. I medici gli avevano trovato tre ulcere causate da sostante caustiche. Per questo era stata disposta l'autopsia, eseguita dal medico legale Camilla Tettamanti, e ora si attende l'esito degli esami tossicologici.
Gli investigatori della squadra mobile nelle scorse settimane hanno sentito la badante del nonno e alcuni parenti dell'uomo. Una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Paola Crispo, si concentrerebbe su questioni ereditarie. Risone era l'unico parente diretto di Clara e la cospicua eredità (cinque appartamenti e 135 mila euro) era finita a lui.
Un'altra ipotesi è quella del bullismo: l'uomo potrebbe essere stato preso di mira da alcuni ragazzi e costretto a bere sostanze corrosive. La commerciante era stata uccisa a coltellate dentro il suo negozio, poco prima dell'orario di chiusura. La donna aveva lasciato il compagno a causa dei problemi di ludopatia di lui. Quella sera, dopo averla uccisa, Scapusi era scappato ed era stato rintracciato dagli agenti delle volanti e della squadra mobile vicino l'ospedale Galliera mentre cercava di suicidarsi.
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