Genova, depositi chimici: M5S e Azione chiedono revisione progetto dopo stop ministero
di Redazione
Pirondini, Colnaghi, Lodi, Stagnaro, Maranini e Aragundi analizzano la sostanza del veto dal dicastero della Cultura
Lo stop al progetto di trasferimento a Ponte Somalia dei depositi chimici di Multedo provoca reazioni politiche. "Il ministero della Cultura ha dato un verdetto negativo sul trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena nel porto di Genova, senza un'adeguata integrazione documentale l'autorizzazione paesaggistica è ancora lontana. Il parere del ministero di Gennaro Sangiuliano smentisce clamorosamente il sindaco di Genova Marco Bucci". Così il senatore del M5S Luca Pirondini commenta le osservazioni del Mic al progetto. "È rilevante il passaggio in cui il ministero chiede di individuare alternative di localizzazione più efficaci, andando sulla stessa linea che il Movimento 5 Stelle segnala da tempo, - sottolinea Pirondini - e cioè l'enorme problematicità del progetto, che sarebbe incompatibile con il parco della Lanterna e la riqualificazione di Sampierdarena. Insomma, dal ministro arriva una sonora sberla per il sindaco Bucci".
"È l'ennesimo stop che riceve un progetto scellerato ed è l'ennesima conferma di quanto affermiamo da sempre, e cioè che i 75.000 metri quadrati di depositi chimici che Bucci vuole posizionare a San Pier d'Arena sono incompatibili con l'abitato e con tutto ciò che li circonderebbe. - commenta il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi (M5S) - Era chiaramente scritto anche nel nostro ricorso al Tar e ora il parere del Ministero lo conferma. Speriamo almeno serva al centrodestra per capire che la soluzione Ponte Somalia è inammissibile sotto tutti i punti di vista". (ANSA).
Sul tema dei depositi chimici si esprimono anche Cristina Lodi, capogruppo Gruppo Misto in Consiglio Comunale per Azione, Giovanni Stagnaro, segretario Azione Genova, Fabrizio Maranini, coordinatore cittadino dei Municipi per Azione, e Manuel Aragundi, capogruppo Gruppo Misto in Consiglio Municipio Centro Ovest per Azione: "È importante che la salute e la cultura dei cittadini prevalgano su interessi privati d’azienda – affermano i membri di Azione Liguria – nel caso dell'ipotesi di delocalizzazione dei depositi chimici a Ponte Somalia davanti a Sampierdarena nel centro del porto di Genova, è bene che il Ministero della Cultura abbia inviato diverse osservazioni e richieste di integrazioni" per il fatto che "Gli elaborati progettuali risultano inidonei al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica” ed ancor più, per quanto riguarda il rischio per l’esposizione della popolazione, che i tecnici di Regione Liguria abbiano avanzato l’ipotesi della necessità di predisporre uno studio di Valutazione di Impatto Sanitario per gli impianti, visto che nel progetto sono stati usati i limiti di esposizione professionale “che si riferiscono a tempi ed a durate complessive di esposizione non comparabili a quelli della popolazione residenziale”.
L’Osservazione in tal senso venne inviata nella primavera del 2023 dall'ex presidente Commissione municipale Fabrizio Maranini, oggi coordinatore cittadino dei Municipi per Azione, al Settore Valutazione Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile del dipartimento Ambiente e Protezione civile vice direzione generale sviluppo per la transizione ecologica della Regione Liguria ed avente come oggetto: Osservazioni S944 – Procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA relativo all’intervento denominato “Progetto di delocalizzazione del deposito di Superba s.r.l. di Genova presso Ponte Somalia”. Proponente: SUPERBA s.r.l. Tra le osservazioni inviate alla Regione, oltre alla richiesta di una Valutazione Impatto Sanitario, vennero inviate osservazioni sulla ritenuta non validità della surroga del Sindaco Bucci, sulla mancanza di un piano di evacuazione della popolazione, sulla dispersione di sostanze chimiche nell'aria, osservazioni inviate anche sulla data della relazione geologica redatta su rilevazioni documentali del 2011, osservazioni sull’attuazione delle norme anti-terrorismo più restrittive solo nel porto petroli, osservazioni sulle quattro ipotesi di delocalizzazione, che non includevano Ponte Somalia, indicate ad Autorità di Sistema Portuale dallo studio commissionato apposta per la ricerca del sito più idoneo ad insediare nuovi e maggiorati impianti per lo stoccaggio di prodotti petrolchimici.
"Il partito di Azione - conclude la nota - continuerà a seguire a ogni livello amministrativo questa e ogni situazione per la quale viene portata a conoscenza dai cittadini, dai Municipi al Comune di Genova, ai comuni delle province Liguri, alla Regione, sino al Parlamento con gli atti amministrativi e politici che si rendano necessari".
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