Genova: delitto del trapano, indagato resterà a piede libero
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La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura, negando la sussistenza delle esigenze cautelari
Fortunato Verduci, l'artigiano 65enne di Genova accusato dell'omicidio di Luigia Borrelli, non andrà in carcere. La decisione è arrivata dalla Cassazione, che ha respinto il ricorso della procura, rappresentata dalla pm Patrizia Petruzziello. Già in precedenza, sia il giudice per le indagini preliminari che il tribunale del Riesame avevano negato l'arresto del sospettato, pur confermando la solidità degli indizi contro di lui.
Le indagini, che si sono concentrate principalmente su un campione di Dna trovato sulla scena del crimine, hanno portato all'identificazione di Verduci grazie a una comparazione con il profilo genetico di un suo lontano parente, detenuto nel carcere di Brescia. A seguito di questa scoperta, il carrozziere è stato indicato come il presunto autore dell'omicidio di Luigia Borrelli, uccisa con brutalità, probabilmente durante un tentativo di rapina.
Nonostante le accuse, Verduci, difeso dall’avvocato Filippo Guiglia, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio, rifiutandosi di partecipare. Le indagini continueranno con il prelievo ufficiale del Dna, previsto per il 2 dicembre, prima che la procura chiuda il fascicolo e richieda il rinvio a giudizio.
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