Genova, crack Qui!Group: dopo Fogliani, patteggia anche la moglie
di Stefano Rissetto
Confiscati beni mobili e immobili per 1 milione e 600 mila euro
Si chiude sul piano giudiziario la vicenda del crack Qui!Group, il colosso dei buoni pasto crollato nel 2018. Anche Luciana Calabria, moglie di Gregorio Fogliani, il patron di Qui!Group ha patteggiato. La pena è a un anno e 10 mesi. Disposta la confisca di un milione e 600 mila euro tra soldi in conti correnti, quote societarie e beni immobili. Restano fuori dalla confisca la villa e i gioielli di famiglia. Con il patteggiamento di Luciana Calabria tutta la famiglia Fogliani ha chiuso la vicenda giudiziaria con un patteggiamento: il patron aveva concordato una pena a quattro anni e sei mesi, mentre le figlie a un anno e 11 e mesi e un anno e 10 mesi.
Le indagini erano partite dal fallimento del 2018 quando il passivo della società aveva raggiunto i 600 milioni. Oltre tremila i danneggiati. Tra i creditori c'erano i dipendenti ma soprattutto ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i ticket ai dipendenti pubblici. Dopo Qui!Group erano fallite una dopo l'altra le società collegate, come la Pasticceria Svizzera e il bar Moody. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio. Secondo l'accusa la famiglia avrebbe spogliato la società sottraendo i soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie e per alimentare le casse della società Azzurra 95.
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