Genova, "Consiglio Regionale dei ragazzi": così si impara a fare politica

di d.b.

Circa 50 giovani hanno partecipato all'iniziativa organizzata da Assemblea-Unicef

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    Si è svolta questa mattina la nona edizione del “Consiglio regionale dei ragazzi", un’iniziativa organizzata dall’Assemblea legislativa ligure in collaborazione con Unicef. L’evento ha visto la partecipazione di circa 50 studenti provenienti dai Consigli comunali dei ragazzi di diversi comuni dell'intera regione. Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio Regionale, Stefano Balleari, seguito dall’intervento della presidente del Comitato regionale Liguria Unicef, Maria Caterina Porcu. Successivamente, sono stati proprio i giovani rappresentanti, studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, a prendere la parola, dando vita a un momento di confronto diretto con le istituzioni.

     

    I protagonisti del futuro - "Io personalmente vi ho puntato tantissimo - dichiara Katia Piccardo, Consigliera Regionale e vice Capogruppo del PD - sono stata la consigliera comunale più giovane del mio comune e la sindaca più giovane del mio comprensorio. Credo veramente che sia importante perché, spesso, accusiamo loro un po' ingiustamente di non essere interessati alla vita pubblica, quando in realtà siamo noi amministratori che non facciamo abbastanza per cercare di calarci in mezzo alla loro realtà e per cercare di coinvolgerli da veri protagonisti."

     

    Esigenze dei giovani - Anche il presidente del Consiglio Regionale ha manifestato il proprio entusiasmo per questa iniziativa : "È un evento che mi piace tantissimo, perché questi ragazzi vedranno con i loro occhi un'aula dove si decidono tante cose, ed è importante che imparino che l'amministrazione pubblica ha delle regole, che sono improntate sulla democrazia e sul fatto che si possono discutere determinati argomenti per ottenere un risultato che deve essere rivolto ai cittadini."

    Presente all'evento anche l'assessore regionale alla Scuola Simona Ferro, che ha sottolineato quanto interesse ci sia da parte dei ragazzi nell'essere vicini alla politica e nel capire come funziona.

    "Per noi questo è un grandissimo vantaggio - afferma l'assessore Ferro - perché soltanto ascoltando le loro esigenze, essendo loro il nostro futuro, possiamo essere più incisivi nel mettere a terra delle iniziative e dei progetti che possano incontrare davvero le loro necessità."

     

    Le testimonianze - Abbiamo avuto anche le testimonianze di alcuni dei giovani partecipanti al Consiglio, i quali hanno manifestato decisione e chiarezza sulle idee che avanzerebbero se facessero parte del reale Consiglio.

    "Vorrei che venisse affrontato il tema delle diverse culture", oppure "I nostri mari sono abbastanza puliti, però proporrei delle iniziative per provare a sensibilizzare sull'ambiente e sulla pulizia dei mari", sono solo alcune delle idee proposte da alcuni ragazzi presenti al Consiglio, rappresentanti dei propri comuni, come Anita di Ronco Scrivia e Alessandro di Quiliano.

     

     

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