Genova, Cisl: presidio davanti alla Regione dei lavoratori. Maestripieri:"Serve 'patente a punti' per la partecipazione delle imprese alle gare"

di Lorenzo Aluigi

1 min, 35 sec

In piazza circa 500 tra delegati sindacali, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori, con uno striscione con scritto "Fermiamo la scia di sangue"

Genova, Cisl: presidio davanti alla Regione dei lavoratori. Maestripieri:"Serve 'patente a punti' per la partecipazione delle imprese alle gare"

Presidio dei lavoratori davanti alla sede della Regione Liguria nell'ambito della mobilitazione nazionale della Cisl contro gli infortuni e le morti sul lavoro. In piazza circa 500 tra delegati sindacali, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori, con uno striscione con scritto "Fermiamo la scia di sangue".

"Non è possibile che in questo paese muoiano tre persone al giorno, ancora ieri l'ultimo incidente mortale sull'A7 - ha ricordato il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri - la protesta è legittima e sacrosanta, e siamo qua anche per questo, ma da sola non basta. Serve passare dal cordoglio alla proposta fattiva, serve un grande patto tra istituzioni, governo, aziende, sindacati, per alzare davvero un'azione di contrasto contro un'emergenza nazionale com'è stato per il Covid".

Una delegazione ha consegnato alla Regione il decalogo di proposte della Cisl: "Serve una patente a punti per le imprese - spiega Maestripieri - che significa che la responsabilità sociale, il rispetto delle norme sulla sicurezza e dell' applicazione del contratto collettivo di riferimento sia una condizione per partecipare alle gare. Bisogna allargare le tutele previste negli appalti pubblici ai grandi appalti privati e ci sono tre miliardi ogni anno di avanzo di bilancio dell' Inail, che sono soldi dei lavoratori e delle imprese. Soldi che oggi vanno a risanare le casse dello stato e che, invece, devono servire a fare prevenzione".

Infine, "poichè in questo paese tanti speculano sulla pelle delle persone che lavorano, serve una grande stagione di assunzione di ispettori, di medici del lavoro, di tecnici della prevenzione, perché bisogna fare maggiori controlli, ma serve anche la repressione con sanzioni più robuste di quelle che ci sono oggi, che non spaventano nessuno. Infine un sogno - conclude Maestripieri - quello di mandare i sindacati, assieme a ragazzi che hanno subito infortuni, a parlare con gli studenti di prevenzione per trasmettere esperienze utili per la crescita dei nostri ragazzi".