Genova, centro sociale Zapata: "Non spostateci", ok alla costituzione di associazione
di Redazione
Lo sgombero forzato non è un'opzione attuale, si lavora a una soluzione condivisa
Quattro mesi dopo l'incontro tra una delegazione dello Zapata e il Comune di Genova, il centro sociale, con un lungo post sui social, ha risposto alle proposte dell'amministrazione che ha deciso di liberare e riqualificare gli ex Magazzini del Sale, in via Sampierdarena, con i fondi Pnrr.
Se alla fine del 2022 si era parlato di sgombero, l'amministrazione aveva poi optato per il dialogo, anche sulla base delle sentite mobilitazioni del territorio. Tra le proposte del Comune, quella del trasferimento temporaneo dell'attività dello Zapata in altri edifici, ad esempio la Fortezza oppure in alcuni magazzini inutilizzati in lungomare Canepa, con la possibilità di tornare in futuro in via Sampierdarena e condividere gli ex Magazzini del Sale con l'accademia Ligustica.
Ma dal Comune era arrivata anche la richiesta al collettivo di costituirsi come associazione per poter chiedere legalmente la concessione degli spazi. Oggi dallo Zapata, dopo molte riunioni, rispondono che l'ipotesi di una sede alternativa è "impraticabile" ma con l'apertura alla costituzione di un'associazione "se garantirà di mantenere le condizioni di fruibilità e gestione diffusa dello spazio". Ora la palla passa al Comune di Genova. L'ipotesi dello sgombero forzato finora non è stata davvero un'opzione, ma se si arrivasse al muro contro muro le cose potrebbero cambiare.
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