Genova: carcere Marassi, detenuto con coltello di 30 cm disarmato da agente della Penitenziaria

di Redazione

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L'aggressore, un 21enne con fine pena 2033, è stato neutralizzato anche grazie all'intervento di un altro recluso

Genova: carcere Marassi, detenuto con coltello di 30 cm disarmato da agente della Penitenziaria

Ancora tensione nel carcere di Genova Marassi. Nel tardo pomeriggio di ieri un detenuto ha aggredito un agente della polizia penitenziaria con una lama rudimentale di ben 30 cm. Grazie all’intervento di un detenuto e subito dopo con all’immediato sopraggiungere di altri agenti, l'aggressore è stato immobilizzato.

Si tratta di un 21enne straniero condannato per resistenza, tentato omicidio, rapina, lesioni e porto abusivo d’armi per un cumulo di pene a scadenza 2033.

Commenta Fabio Pagani, segretario Uilpa: "Le carceri in generale si confermano come teatri di violenza inaudita e luoghi in cui circolano armi di varia natura, oltre a sostanze stupefacenti, smartphone e molto altro. Continuando così, e con oltre quattro aggressioni al giorno, la situazione è chiaramente destinata a degenerare ulteriormente e temiamo che possa succedere il peggio, ancor di più che nel marzo del 2020 quando si scatenarono rivolte e si contarono 13 morti fra i reclusi".

Anche Vincenzo Tristaino, segretario Sappe Liguria, commenta: "Ennesimo episodio di violenza, dunque, che conferma le difficoltà operative presenti nel carcere di Marassi, così come nelle altre carceri della Regione”. “Sdegno” per quanto avvenuto nel carcere di Genova esprime anche il Segretario Generale del Sappe, Donato Capece: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo Sindacato del Corpo, il Sappe, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”.