Genova, Matteo Campora a Telenord: "Così i nuovi assi viari rivoluzioneranno la città"

di Edoardo Cozza

L'assessore alla viabilità: "Tutti i lavori si concluderanno entro il 2026, aspettiamo fondi per il quinto asse". Il punto su tunnel subportuale e sopraelevata

La rivoluzione della viabilità di Genova: è così che Matteo Campora, assessore alla mobilità del comune capoluogo, parla di quello che accadrà entro il 2026, quando si saranno conclusi i lavori di quelli noti come i '4 assi viari': "Il progetto era stato finanziato con 471 milioni dal Mims: si parlava di 4 assi, poi abbiamo aggiunto un quinto asse, quello della Valpolcevera, che si aggiunge a quelli di Valbisagno, Levante, Ponente e Centro. Stiamo immaginando Genova come una sorta di 'Pi greco' rovesciato, con le due gambe verso l'entroterra il resto spalmato più fronte mare". 

Le tempistiche, dunque: a breve scadono le prime gare, poi entro il 2026 tutto dovrà essere completato: "La notizia è che gli assi sono inseriti nel Pnrr, dunque avremo vie preferenziali previste dalle norme. A giorni chiuderanno i bandi per la riqualificazione Gavette e per la rimessa Staglieno dove ci sarà anche un parcheggio di scambio: 60 milioni di euro è la cifra per questa prima tranche. Poi le future gare per assi viari e altri progetti: tutto, comunque, si concluderà entro il 2026 come previsto dal Pnrr, ma speriamo anche di terminare prima per avere questa rivoluzione a pieno regime".

Quali saranno i mezzi che circoleranno su questi assi? "Ci sono 145 mezzi già acquistati, ma puntiamo a prenderne altri: c'è molto fermento. Il ministero ha fatto una scelta mista che c'è anche all'estero, tipo a Ginevra che ho visitato recentemente: avremo due assi totalmente elettrici con mezzi a ricarica in rimessa o sul percorso; sulle linee più lunghe avremo il sistema 'emotion charging', con mezzi a metà tra filobus e autobus elettrico con i filari che ricaricano sul percorso il mezzo. Avremo anche i bus da 24 metri: mezzi capienti, utilissimi".

Tutto questo porta ovvi vantaggi ambientali: "Potenziando il tpl, puntando anche sulla metro favoriamo l'ambiente, anche perché diminuiamo il traffico privato: se il trasporto pubblico locale è allettante, la gente lo sceglie più volentieri".

Novità anche per le metro: "Piazza Corvetto diventerà una fermata metro: abbiamo insistito molto per avere un finanziamento per fare la stazione che mancava nel disegno. Questi lavori non sono nel Pnrr, ma li portiamo avanti parallelamente perché in fondo sono parte del Pums, il nostro disegno della città futura. I finanziamenti a fondo perduto superano i 45 milioni di euro: entro il 2026 puntiamo ad avere anche la stazione di Corvetto, ma anche di prolungare verso Canepari, Martinez e lavoriamo anche sulla linea Dinegro-Fiumara, che servirebbe la densamente popolata zona di Sampierdarena".

Infine un accenno su porogetto extra-tpl: "Sul tunnel subportuale c'è un percorso avviato, ma che coinvolge tantissimi soggetti interessati, come quelli delle aree portuali: è un'idea che sposterebbe il traffico dalla sopraelevata, ne beneficerebbe anche il centro storico: se ne parla da quasi trent'anni, riteniamo possa essere una buona soluzione per la città. E poi pensiamo anche alla riqualificazione della sopraelevata: bisogna ragionare su cosa farne il futuro, c'è chi la immagina ciclabile, chi come un'area verde: bisogna programmare bene".