Genova, Bucci commenta la sentenza che lo conferma sindaco: "Me lo aspettavo"

di Redazione

2 min, 55 sec

Lo dice il sindaco di Genova dopo la sentenza del Tribunale: "Male non fare, paura non avere. Tutto è bene ciò che finisce bene, ora c'è tanto da lavorare."

Genova, Bucci commenta la sentenza che lo conferma sindaco: "Me lo aspettavo"

"Me lo aspettavo"- dice il sindaco di Genova Marco Bucci dopo la sentenza del Tribunale di Genova- male non fare, paura non avere. Io avevo due pareri importanti sia del Ministero dell'Interno che dell'Avvocatura dello Stato. Poi anche la Procura che ringrazio ha espresso la sua opinione; tutto è bene ciò che finisce bene, adesso ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti. C'è tanto da lavorare per Genova".

Il sindaco ha affermato che la questione dell'ineleggibilità è stata un fulmine a ciel sereno, perché il primo cittadino non si aspettava che qualcuno usasse la questione dell'ineleggibilità per fini che a lui sono ignoti ma che crede certamente non siano quelli di fare del bene alla città: "Adesso che è tutto risolto si va avanti. Se non fosse andata così la città avrebbe avuto un danno enorme."

Se la sentenza fosse stata negativa, l'ex ad di Liguria Digitale non avrebbe fatto ricorso: "Non lo avrei fatto, ora lo posso dire sinceramente. Magari il Comune avrebbe fatto ricorso ma io sicuramente non avrei potuto fare il sindaco di una città come Genova, dove le cose devono essere fatte alla massima velocità e con la massima forza. Un sindaco di una città come Genova non può essere azzoppato". Bucci ha poi aggiunto che lo stesso discorso sarebbe valso se avesse avuto problemi di salute, perchè secondo lui con tutto il rispetto una persona che deve guidare la città deve essere forte e sana.

Sulle motivazioni con cui la prima sezione del tribunale civile di Genova ha dato ragione a lui e al Comune Bucci ha infine chiarito di non aver ancora letto la sentenza, ma di ritenere comunque che quando si parla di progetti per una città è più che giusto che alcuni siano affidati al sindaco, come infatti è dimostrato dal fatto che ci sono oggi 37-38 sindaci che sono commissari straordinari: "Pensate un po' dover dire a tutti questi sindaci che non si possono ricandidare perché hanno fatto i commissari: sarebbe stato inaccettabile". Bucci ha anche fatto i complimenti ai suoi legali, a partire dal suo avvocato Pietro Piciocchi sul quale ha scherzato affermando: "Quasi quasi lo faccio vicesindaco, è stato bravo come è stata brava l'avvocatura ed è stata brava l'assessore Lorenza Rosso. D'altronde sono tutti professionisti e hanno lavorato in modo sinergico, come un team".

Il sindaco ha poi parlato dell'importanza del piano B, ricordando che quando si presentano situazioni come questa il fatto di avere un'alternativa è molto positivo, essendo in grado di dare una certa pace d'animo e permettendo di andare avanti. Il primo cittadino ha sottolineato come lui abbia sempre fatto così nella sua vita: "Tutte le volte che c'era una situazione difficile da affrontare ho sempre predisposto il cosiddetto piano B perché tu il piano B non vuoi davvero metterlo in atto ma il fatto di averlo predisposto ti dà la tranquillità necessaria ad andare avanti con la massima efficienza". Il suo piano B, secondo Bucci, è noto, volendo il sindaco andare per mare e fare il giro di Ulisse, e prima o poi è convinto di riuscire a farlo: "Però mi porto Penelope sennò mia moglie si arrabbia. Il piano B per Genova sarebbe stato quello di avere un sindaco nella persona del vicesindaco fino alle elezioni, nelle quali avrei poi dato una mano per avere un sindaco che portasse avanti tutti i progetti avviati".